il senso del pudore 

 
Il normale senso del pudore

Dopo “l’eros e la pornografia nell’arte” e la sottolineatura di qualcuno che ci ha stigmatizzato dicendo che abbiamo ferito “il normale senso del pudore ” con quell’articolo , era necessario parlare dell’argomento.

 Intanto che cos’è “il normale senso del pudore ?” Nell’accezione cristiano-occidentale è la difesa “dell’intimità” personale, ma la Chiesa e non solo quella Cattolica, considerando il sesso principale fonte di procreazione, afferma che quando questo esce da quell’ambito, è quasi sempre peccaminoso.
Nella Bibbia, soprattutto nella Genesi, letta non come metafora, ma come “Parola di Dio” e quindi come verità assoluta, si considerano Adamo ed Eva causa ed origine dei peccati del mondo ed inizio della vergogna delle nudità.
Quindi la “purezza” è un bene “innato” perché parte dalla originale consapevolezza dell’errore commesso: “il peccato originale”.

 

Un tempo le parti “intime” venivano chiamate “pudenda”, etimologicamente: “cose delle quali bisogna provare vergogna”.
La mentalità, soprattutto quella maschilista, usa il termine “vergogna ” per definire il sesso come protezione della coppia, perché “vedendolo”, possiamo essere indotti in tentazione.

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Mi viene spontaneo chiedere perché se vediamo un bambino fare pipì in un prato sorridiamo accondiscendenti ?
Quando la nostra “intimità” diventa peccaminosa ?
O confondiamo il “rispetto verso gli altri e la buona educazione con il “peccato “?

Altra domanda, il normale senso del pudore che ho io è uguale a quello che aveva mio nonno nato nel 1889 ?
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(1900-2000 contrasti al mare)

Il nonno portava i mutandoni anche al mare e la nonna, se ben ricordo, oltre ai mutandoni portava anche una specie di corto sottoveste e si bagnava al massimo le caviglie.

Credo che il nonno non abbia mai visto la nonna completamente nuda e i loro figli, sono certo, non li hanno mai visti completamente svestiti.

Io faccio la doccia con mia moglie e al mare sapete come ci si veste (o ci si sveste !) , dal tanga al topless non si scandalizza più nessuno.
Mio figlio e mia figlia ci hanno visto mille volte in mutande e io ho 79 anni !!!!!!

Abbiamo perso “il normale senso del pudore” o è solamente cambiato lo stile di vita ?
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Nel mondo ci sono popoli nell’Amazzonia , nel sud dell’Asia , nell’Africa equatoriale che vivono quasi completamente nudi ed evidentemente il loro “normale senso del pudore” è diverso dal nostro.
sauna finlandese

Nei paesi nordici è normale abitudine andare in sauna nudi nella più completa promiscuità.
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I greci antichi , facevano le gare olimpiche completamente nudi , eppure il periodo si è contraddistinto per essere culla della filosofia , delle arti e della democrazia.

In tutta la storia il rapporto con la nudità è stato più aperto e meno restrittivo , pensiamo agli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina dove la nudità era totale , solo nel 1564 con la Controriforma, hanno messo le “braghe ” agli splendidi corpi , tolte per fortuna negli ultimi restauri.

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Quindi “il normale senso del pudore” E’ UNA CONVENZIONE CHE CAMBIA NEL TEMPO E VIENE MODIFICATO DALLA CULTURA E DALLA SOCIETA’ IN CUI SI VIVE.

E’ una pruderie che spesso è più nell’occhio e nella mente di chi guarda che nella nudità esposta . Il vecchio normalmente ha il “pudore” di non mostrare il degrado fisico (o al meno dovrebbe) più per un fatto estetico e di rispetto verso gli altri che per reale necessità sociale o morale, forse è proprio per questo che scattano i comportamenti “naturalmente pudici”.

Vorrei terminare con una frase/metafora di Erasmo da Rotterdam , che mi pare riassuma tutta la problematica ambigua del “normale senso del pudore”:

E’ molto più onesto essere nudi.. .che indossare abiti trasparenti“.

Modestia-e-Vanità-è-il-titolo-di-questo-quadro-allegorico-realizzato-dal-veneto-Vittorio-Emanuele-Bressanin-nel-1899

Modestia-e-Vanità-è-il-titolo-di-questo-quadro-allegorico-realizzato-dal-veneto-Vittorio-Emanuele-Bressanin-nel-1899

 Per chi fosse interessato questo video della Rai3 è pertinente
Quante-storie-258bc995-5bfc-4910-9dc2-49cea03b0e6a[1]

2 Commenti a “Il normale senso del pudore scritto da Franco Muzzioli”

  1. gianna scrive:

    Franco il tuo post è bello.Oggi ci Racconti( IL NORMALE SENSO DEL PUDORE,DOPO L’EROS) la pornografia nell’Arte intanto cos’è il normale senso del pudore,forse era necessario parlarne.Nell’ecezione cristiano, occidentale e la difesa “dell’Intimità” personale ma per le chiese non solo cattoliche , il sesso principale fonte di procreazione .Afferma che è sempre peccaminoso,la verità assoluta considerano Adamo ed Eva la causa ed origine dei peccati del mondo, inizio della vergogna delle nudità.Un tempo le parti “intime”venivano chiamate “pudenda”cose della quale bisogna parlare di vergogna le mentalita’ quelle maschiliste si diceva vergogna, per defenire il sesso come protezione della coppia perchè vedendolo si poteva indurre a tentazione.il normale senso del pudore cambia, io non ho mai visto mio padre i miei fratelli in slip,avevano molto pudore perche eravano in 6 sorelle e mamma, avevano molto pudore e rispetto per noi.forse nel 1989 cera meno pudore, dal 1900-2000molti contrassti con il mare, non eravate diversi è solo cambiato lo stile di vita?
    Nell’Amazzonia del sud dell’Asia ,nell’Africa vivono nudi ma quello e il loro “normale senso del pudore”molto diverso dal nostro.E molto piu’ onesto essere nudi . che indossare un vestito trasparente.Io penso che il nudo non pornografico stia bene nei quadri di grandi Pittori Scultori e poi una persona deve avere il massimo di dignità, se vuole vedere il nudo vadino nei paesi dei nudisti, noi cerchiamo di non provocare altrimenti povere donne. questo è quello che io penso, L’arte e bellissima con i sui nudi la scultura, il resto ogni persona decide quello che meglio crede.Un saluto

  2. lorenzo12.rm scrive:

    Articolo utile e bene informato. Impariamo a convivere pacificamente in considerazione, soprattutto, del fatto che le idee possono essere diverse ma che il reciproco rispetto, quello sì, deve essere comune a tutte e tutti. So che anche queste espressioni di pace possono sembrare prese in giro. A Roma si dice: “Provamose” a non considerarle così.

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