Prima lettera aperta diretta a chi vorrebbe scrivere commenti o articoli… ma non se la sente, a chi vorrebbe esprimersi ma si intimidisce ed ha paura dei giudizi altrui.

L’altro giorno Rosa.pc, un’eldyana tanto simpatica e gentile, a proposito di un articolo postato precedentemente, sulla nebbia, chattando nel blog, ha fatto delle osservazioni, ha detto che lei la nebbia la conosce bene, perché vive in Val Padana. A questo punto, in modo molto cortese Alba le ha fatto notare che era libera di mettere un commento, di scrivere anche lei qualcosa, di condividere le sue esperienze.
La risposta di Rosa è stata negativa, non se la sentiva, aveva paura del giudizio degli altri.
E immediatamente sotto questo scambio di battute alessandro22.rm ha scritto: “non conta il giudizio che altri possono avere dei propri scritti, ma conta la spontaneità di quello che si scrive, l’autenticità dell’emozioni e non credere Rosa che tra i tanti frequentatori dei vari blog non ci siano persone che sappiano aprezzare certi semplici ma indispensabili valori. Credo che se uno scrive e condivide le proprie emozioni sia un momento di crescita collettiva, (perciò non ci si deve preuccupare dei criticoni che criticano perche non hanno emozioni) buona serata. vedi quanti errori faccio io ahahah”
 
È già da molto tempo che qualcuno, un caro amici di Eldy (che non vuole essere nominato), ne parla e fa notare che ci sono persone, tra noi, che vorrebbero scrivere, esprimersi, ma non lo fanno, perché si sentono giudicati. Il nostro amico si è molto battuto per la causa, ma ha precorso i tempi, non è stato subito ascoltato.
Molti di noi sono stati un po’ sordi, non hanno voluto capire… hanno dato più importanza alla forma che al contenuto, ponendo il nostro blog in una posizione che non ha.

Io faccio pubblica ammissione di questo, mi rimetto in causa ed ecco la ragione per cui mi è venuta voglia di postare qualcosa in proposito e di trattare il problema in modo più frontale, non lasciandolo sommerso.

Certo è vero, per chi non è abituato a scrivere, per chi non l’ha mai fatto, per chi scrivere non è un mezzo consueto d’espressione, manifestare i propri pensieri pubblicamente e per giunta nero su bianco, può rappresentare un blocco. Ci si sente pieni di paure, di timidezze, si è titubanti, frenati dai dubbi.
Ma qui nessuno è giornalista o scrittore professionista. Chi “scrive” veramente o ha scritto per lavoro non è qui con noi. Siamo tutti allo stesso livello, perché quello che interessa è ciò che abbiamo dentro di noi.
In fondo anche quando abbiamo cominciato ad usare la chat si esitava e si era insicuri, poi abbiamo preso dimestichezza un po’ tutti ed ora non ci imbarazziamo più a scrive in chat, a rispondere agli altri. Tutti leggono le nostre repliche sul rullo della chat, anche se ci sono errori di battitura, refusi, sviste, papere e lapsus. Non interessano, importa l’idea.
Siamo anziani ed abbiamo lasciato la scuola da tanto tempo ormai, la nostra laurea l’abbiamo avuta tutti dalla vita, in tanti e tanti anni di gavetta e poi di pratica; abbiamo esperienza, abbiamo un mondo dentro, abbiamo cose vissute e da condividere.

Ci sarà un po’ di batticuore le prime volte, esitazione, ma se ci preoccupano i refusi nello scritto, si possono sempre correggere velocemente.
Nella nostra vita ci sono state cose molto più importanti di queste ed il giudizio degli altri ci ha sempre accompagnato, inesorabilmente, per cui dovremmo esserci abituati ormai e dargli la giusta importanza.
Allora condividiamo le nostre esperienze che sicuramente sono tante, variate differenti e cerchiamo di superare l’apprensione che potremmo avere. E come ha detto Alessandro: “ i criticoni che criticano non hanno emozioni” (pcon)

A SEGUIRE ARTICOLO DI GIULIAN.RM

 

 

36 Commenti a “2 lettere aperte a chi vorrebbe scrivere commenti o articoli…”

  1. elisabetta8mi scrive:

    Commenti abilitati ciao ragazzi meraviglosi grazie . paola sei stata paziente tanto con me ti ringrazio mi hai fatto fare i primi passi prendendomi x mano ed eccomi qui con tutta la mia sgrammatica, ma sono felice di essrci per poter dire il mio modesto pensiero modesto.io leggo con tanto piacere i vostri scritti.voi siete molto bravi,tani argomenti veri e profondi che i media non affrontano ma sono veri e importati sono pezzi di vita vera. il non saper scrivere non vuol dire non sentire, la sensibilita’è una cosa interiore che o cè onon cè. grazie ancora saro’ sempre 1 campanaaaa ciao a tutti

  2. nico scrive:

    a proposito delle forcine ancora nient mmmmmm……a. lave a tutti/e.nico.

  3. nico scrive:

    noi di old…..y abbiamo avuto un solo “maestro “alle elementari,come possiamo sapere tutte queste cose moderne?nico.

  4. marc52 scrive:

    Commenti abilitati
    UNA METAFORICA… “MATITA”
    La storia della matita – Paulo Coelho
    http://youtu.be/MliG_2Sa1Tk

  5. sandra .vi scrive:

    Sandro!!!!!!!!!!!!!!!!!!ho letto il tuo commento e sono d;accordo con Alba ma mi sai dire testone che nn sei altro(posso permettermelo di dirtelo)non vuoi piu ‘ scrivere ,ma dai dei punti a moltissimi .Dai ,via la pigrizia aspettamo un tuo scritto……………………

  6. alba morsilli scrive:

    per Sandro.ge ho letto il tuo commento, ma sei una inciclopedia ! ma come fai a ricordare tutta la grammatica a quel modo, tu che forse per la tua testardaggine ti impunti a non voler scrivere, ma non ti rendi conto che dai dei punti a tutti?
    tu che la scuola l’hai lasciata da un pezzo messo a confronto con chi di scuole ne ha fatte tante di più? li superi di molto

  7. alfred-sandro1.ge scrive:

    Da parte mia, per quel che può servire, mi sento di dire:
    scrivi e leggi quello che hai scritto.
    Siamo molto più abituati a leggere un bello scritto di altri che a leggere i nostri, per cui rileggendoci è facile che ci salti all’occhio l’inesattezza, l’errore, l’uso sbagliato del condizionale o del congiuntivo.
    Rileggiti ancora: ti accorgerai chè meglio usare una forma diversa perchè suona meglio, scorre di più, diventa più armoniosa. Scegli una parola diversa, cambia un periodo, anteponi e posponi una intera frase: ti accorgerai che il tuo scritto sarà diverso, più invitante…..
    Il computer aiuta moltissimo in questi casi perchè da l’opportunità di scrivere, correggere, modificare, eliminare ed aggiungere a nostro piacimento cose che ci piacciono o non ci piacciono.
    Come non sappiamo cosa sia un diodo, un fusibile, come funziona nei particolari un televisore, la nostra auto, o l’aspirapolvere ma li sappiamo usare benissimo, ugualmente possiamo scrivere bene, un po’ meno bene, benissimo senza necessariamente conoscere
    o ricordare cosa sono i verbi, gli avverbi, le particelle nominali, gli articoli indeterminativi, le varie parti del discorso, il predicato verbale, o la retorica.
    Queste cose se le sono scordate moltissimi uomini politici che non hanno nulla da dire, possiamo averle scordate pure noi che abbiamo molto da dire invece.
    Se poi sulla mia strada troverò un Leopardi o un Dante che sorriderà delle cose che ho raccontato potrò sempre dirgli : beh! amico, queste, almeno, sono cose uscite dalla mia testa!!!

  8. nico scrive:

    Novella ,quanto lontano vedi,scarmigliato? magari potessi esserlo,i capelli non hanno più la forza di uscire sul posto di tanto tempo fa,ma mi escono come dici tu dal mento ,non so spiegarmi come mai,riguardo alle forcine anche da te niente.mmmmà.nico.

  9. lucia1.tr scrive:

    I commenti già postati hanno lungamente illustrato l’importanza di scrivere, tutte tesi condivisibili e inconfutabili, io vorrei rilevare l’importanza di saper scrivere nella vita quotidiana. In questi ultimi tempi, sommersa da innumerevoli pratiche, mi sono resa conto che per avere accesso a diritti ampiamente riconosciuti, è necessario richiederli nei modi e nei tempi che la burocrazia ha stabilito. La capacità di scrivere si acquisisce esercitandosi, le prime volte sarà più impegnativo, poi si acquista sicurezza e tutto diventa più facile, anche per noi non più giovani le biblioteche fanno dei corsi di scrittura, creativa e non solo, ho visto che ci sono delle tecniche che facilitano molto la scrittura, anche se l’esposizione spontanea di un pensiero resta sempre la migliore.
    A volte mi capita di leggere dei commenti nei vari blog, mi sono di aiuto, riescono a farmi vedere la realtà in modo diverso, a confrontarmi e a volte a rivedere le mie posizioni, un elogio particolare lo voglio fare ad Alba che riesce sempre a dare risposte mirate, desunte dalla sua esperienza di vita, un esempio per tutti noi di come si possa essere buoni scrittori pur non avendo frequentato a lungo la scuola.

  10. paolacon scrive:

    Grazie Pasquino, citando lo scritto di Gianni Rodari, mi hai fatto venire in mente che anche il computer è un po’ così: “un sasso nello stagno”.
    Si decide di scrivere qualcosa, si è in dubbio su una parola e si va su Google a controllare, si cerca e ci si sofferma un po’ a leggere il contorno e poi ci viene in mente qualcos’altro e si legge, si approfondisce, si investiga, si vaglia, si analizza e così da una “parola” si accresce la nostra conoscenza. Anche a questo serve scrivere, serve a noi stessi, a noi che siamo tanto curiosi, oltre che a condividere con gli altri le proprie esperienze.
    Tutto si può allargare, tutto si spande come i cerchi concentrici che si formano quando si getta un sasso nell’acqua…
    Ma tutto dipende sempre da noi.

  11. nico scrive:

    però dove si trovano le forcine nessun lo sa,ho scoperto che i barbieri non si chiamano pù così, ma “acconciatori”,se il sasso è un ciottolo non fa paua,mia nonna quando vedeva un personaggio così “acconciato”,diceva “el me pare un singano”.la pace sia sempre con voi.Nico.

  12. novella scrive:

    ciao nico barbuto e scarmigliato

  13. novella scrive:

    chchcchch cos’è la mancanza di ch ke vi fa ribolli’ le cervici

  14. francesca (franci) scrive:

    Mi unisco al coro. Alle richieste e alle sollecitazioni di Paola e Giuliano aggiungo le mie. Sinteticamente voglio dire a tutti: scrivete, commentate, mandate qualunque pensiero ai “postatori” dei blog. Non abbiate timore di non essere all’altezza, qui non esistono scale gerarchiche o gradini inaccessibili. E come diceva qualcuno “nessuno è nato imparato”, siamo tutti uguali e noi, che postiamo nei blog, siamo qui anche per collaborare con tutti voi. E se non ci foste voi a mandarci scritti, commenti, pensieri, noi resteremmo senza lavoro e andremmo ad aumentare la schiera dei disoccupati italiani…..
    Il mio solito abbraccio a tutti.

  15. pasquino scrive:

    “Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentriche che si allargano sulla sua superficie, coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea e la canna, la barchetta di carta e il galleggiante del pescatore. Oggetti che se ne stavano ciascuno per conto proprio, nella sua pace o nel suo sonno, sono come richiamati in vita, obbligati a reagire, a entrare in rapporto tra loro. Altri movimenti invisibili si propagano in profondità, in tutte le direzioni, mentre il sasso precipita smuovendo alghe, spaventando pesci, causando sempre nuove agitazioni molecolari. Quando poi tocca il fondo, sommuove la fanghiglia, urta gli oggetti che vi giacevano dimenticati, alcuni dei quali ora vengono dissepolti, altri ricoperti a turno dalla sabbia. Innumerevoli eventi, o microeventi, si succedono in un tempo brevissimo. Forse nemmeno ad aver tempo e voglia si potrebbero registrare tutti, senza omissioni.

    Non diversamente una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni, in un movimento che interessa l’esperienza e la memoria, la fantasia e l’inconscio e che è complicato dal fatto che la stessa mente non assiste passiva alla rap-presentazione, ma vi interviene continuamente, per accettare e respingere, collegare e censurare, costruire e distruggere”.
    “Grammatica della fantasia” Gianni Rodari
    Pericoloso il sasso se lo si lega …al collo!

  16. paolacon scrive:

    bene Nico, se la provocazione ha raggiunto il bersaglio… la ci e la acca non saprei dove metterle, per ora, le terremo di riserva in caso di bisogno

  17. nico scrive:

    La C e H mettela dove manca,salve nico.

  18. nico scrive:

    mi avete provocato,e tiè,qualcuno di voi sa se vendono ancora di quelle forcine che venivano usate una volta dalle donne per impedire alle ciocche di capelli di scendere sugli occhi? Questo perché da tempo vedo personaggi,che dovendo apparire in pubblico,invece di tirare fuori il pettinino e ravviare la capigliatura, si presentano,gli uni con i capelli somigliati e la barba da fare,e le altre come se fossero uscite da una lite di condominio strappandosi i capelli con le vesti confezionate con un fancobollo di stoffa. Io il sasso nello stagno l’ò gettato,vediamo cosa succede.tanti saluti e strette di mano da Nico.

  19. alba morsilli scrive:

    grazie Marc avevo bisogno di delucidazioni, vedi come è facile essere fraintesi nello scrivere,però importante parlare democraticamente ed educatamente tutto si appiana grazie ancora

  20. marc52 scrive:

    Commenti abilitati
    carissimissima Alba, tu sei nel mio cuore! ti appezzo e ti stimo!siamo,in sinergia nel cercare di conoscere(non i petegolezzi),imparare,ricercare,Il mio commento, voleva essere solo un po ironico,per far capire a Rosa che è tutto nella norma delle “fobie Sociali” che… deve, imparare a pensare meno al giudizio degl’altri. Mi diceva mio padre:”guarda che gli altri mica ti danno da mangiare”. Anche i due URL: berlusca(figurati quello é egocentrico, megalomane,narcisita.) Per quanto riguada Jacopo Fo,figlio del Guitto, premi,Oscar… Dario Fo, era uuna presa in giro satirica dell’autostima dettatagli a furia di ripetorlo della nonna nei confronti del padre.

  21. sandra .vi scrive:

    Caro Marc ,letto e riletto il tuo commento ,rimango del parere di alba xche ‘ quello che piu’ colpisce e’ “AUTOSTIMA” pensi ce chi non scrive ne manchi? I tuoi commenti sono sempre interessanti ,anche se lunghi si leggono sempre con molto piacere ,xche’ ci hai servito “el Berlusca ” e il povero Jacopo FO facile ironia…………..

  22. alba morsilli scrive:

    Caro Marc ho letto più volte il tuo commento ma sai che alla fine non ho capito che cosa volevi dire, l’unica cosa che mi è entrata nel cervello è l’autostima, non credo che le persone che non scrivano manchino di questo anzi se dialoghi con loro abbiamo molto da imparare.
    vedi Marc io i tuoi commenti anche se lunghi li leggo perchè sono interessanti ma oggi mi hai portato spero solo ironicamente di campione il mio caro amico Berlusca il figlio di Fo non lo conosco ma non avevi altro come esempio

  23. franco muzzioli scrive:

    Caro Marc …alla faccia dell’autostima …da quella patologica e demenziale di Silvio Berlusconi a quella indotta da mamma compulsiva di Jacolo Fo …è meglio una semplice e trmebonda buona concezione di se stessi, che è quella che ci fa stare insieme agli altri, che ci fa frequentare un blog come questo…ed accettare ….le piccole e grandi autostime degli altri….se no basta uno specchio.

  24. novella scrive:

    bravo franco e grazie

  25. alessandro22 scrive:

    Mi dispiace ma io in questi post non vedo ne gidizzi ne critiche ma solo propri penzieri e sensazioni.

  26. marc52 scrive:

    Commenti abilitati
    Io, ho paura di scrivere! Ho paura che mi giudichino, che giudichino i mei commenti, i miei scritti, i miei atteggiamenti, il mio modo di pormi, di vestire. Beh (mi consolo),ho la fobia forse più diffusa la “FOBIA SOCIALE,” ne soffriamo quasi tutti. Si accentua o si affievolisce secondo anche il mio stato d’animo. Se ci rifletto, devo essere un perfezionista: ”Vorrei, non essere mai giudicato/criticato, negativamente”. Mi guado allo specchio , e… mi domando, ma… è possibile essere perfetti? È possibile che tutto quello che faccia possa, andare… O… va… bene a tutti? Forse dovrei distinguere: la critica positiva/costruttiva, quella che mi migliora, che in cuor mio si avvicina a quello che vedo dentro di me, nella mia anima, a come mi giudico. A quella denigratoria, da… pettegolezzo, fatta da una persona invidiosa, che per colpirmi mi dileggia mi deride! Ci penso? Ma…questa persona sarebbe capace con… coraggio di scrivere quello che ho scritto io? Al di la degli errori grammaticali, dei verbi, etc. ha capito l’essenza del mio scritto, la mia sostanza, o… in sensibilissima, vede solo la forma. Devo rifletterci! Un po’devo capire i miei limiti, devo… se faccio una cosa farla con interesse, con impegno, se ci riesco… mi sento appagato, mi sento contento, devo fare le cose che mi interessano, senza pesare se agli altri possano piacere ,o…meno. Devo farle… per me… se, riesco mi sento appagato, sereno, non ho l’ansia, non mi sento compresso… dal fare o non fare(scrivere o non scrivere).Se faccio cosi, forse, comincio a volermi bene ad aver la mia bell’AUTOSTIMA! In fondo sono io che… riflettendo, su me stesso: so cosa valgo, cosa sono, come sono, chi sono, dove posso arrivare.
    Devo solo stare attento che la cosa non mi prenda la mano e diventi:
    http://youtu.be/t_3ENEdZytU L’autostima di Berlusconi

    Oppure aver avuto la fortuna che sin da piccolo mi ripetessero:
    http://youtu.be/bu6dlKKwBVc Jacopo Fo: L’autostima.

  27. franco muzzioli scrive:

    Il messaggio giusto è quello di Alba……!
    Poi convinciamoci che questo è un blog di chiacchiere e non un aula di scuola dove dobbiamo essere esaminati …e smettiamola una buona volta di considerare i bravi, i meno bravi, i pavoni, i guastafeste, gli sputa sentenze …..smettiamola di giudicare.
    Si legge l’articolo ,ognuno commenta come crede ….poi si chiacchiera..si comunica..ci si scontra …ci si conosce ….e come dice Alba ci si accultura.
    Anche io sollecito la mia corregionale Rosa a dire la sua ….lo sa fare ..e come!

  28. alessandro22 scrive:

    Pensiero.
    La parola, strumento che esplicita un pensiero un fatto, una emozione; può essere detta o scritta ma sono differenti, mentre la parola detta racconta di un fatto o di una emozione, si dissolve nel tempo; la parola scritta rimane indelebile e rinnova continuamente nel rileggerla il fatto o l’emozione.
    Comunque sia, detta o scritta è lo strumento che scava nell’animo umano e scopre cose preziose, come fa il minatore con i suoi strumenti che scopre preziosità che rimarrebbero sepolte per sempre.

  29. novella scrive:

    parlare

  30. novella scrive:

    nido di angeli neri, pittore ti voglio parlare mentre dipingi un altare…………………i

  31. paolacon scrive:

    Hai ragione Alba i blog sono nati per quello, per cercare di approfondire e dare spazio a tutti: a chi ama scherzare e fare chiacchiere leggere e a chi ama analizzare.
    Scagli la prima pietra chi è senza peccato di vanità e di pavoneggiamento, tutti lo siamo chi più chi meno, ma adesso ci siamo abituati e ci si fa meno caso.
    Vero Alba, noi eldyani siamo molto eterogenei ed è proprio questa la nostra forza in un certo senso, si trova sempre qualcuno affine.
    Per cui ben vengano quelli che scrivono bene o male e quelli che leggono soltanto, un giorno, se ne avranno voglia, scriveranno anche loro.

  32. alba morsilli scrive:

    se ben ricordo i blog sono nati perchè noi eldyani volevamo approfondire gli argomenti, tutto questo in chat non si poteva chi entrava, chi usciva, un saluto o persone che si annoiavano,ecco che da in’idea si sono fatti adiritura tre blog.
    Bisogna dirlo tra noi che siamo un popolo non omogeneo, c’è di tutto, e specialmente i primi tempi vi erano tanti pavoni che allargavano la loro ruota per farsi nottare.
    Io appartenevo a quella schiera di persone che aveva paura di fare brutta figura perciò mi sentivo semianalfabeta non scrivevo, ma dentro di me quanta era la voglia di dire la mia.
    ho pensato vada come vada io ci provo, ed ora a distanza di anni vi posso garantire che mi è servito anche da scuola,è un esercizio mentale, e poi curisa come sono se qualcosa mi interessa approfondisco facendo ricerche in web,in questo modo ti senti sempre aggiornata.Io invito a tutte le persone come Rosa pc a non aver paura, paura è far del male non dicendo come la pensate

  33. sandra .vi scrive:

    penso Paola,che sia interessante e utile aver messo questi articoli.Anch’io molte volte quando vedo dei commenti fatti bene ,perfettini ,mi intimidiscono ,penso ,no non arrivero’ mai a fare dEI commenti cosi.Poi mi do della sciocca e mi dico io sto scrivendo quello che sento semplicemente e in tutta autenticita’,e’ quello che mi detta il cuore ,non mi posso curare delle critiche ,io la penso cosi’.

  34. franco muzzioli scrive:

    Sono invasivo,lo sò, scrivo sempre perchè mi piace comunicare e soprattutto desidero dire la mia.
    Certe volte nelle chat’s o nel rullo a lato, leggo deliziose ed argute battute di Eldyani che normalmente non commentano gli articoli,forse per le ragioni esposte da Paola.
    Personalmente dico a questi amici ,che preferisco la loro battuta o il pensiero espresso ,che certi chilometrici commenti ,spesso solo verbosi.
    Arricchite con la vostra esperienza ed intelligenza ,questi nostri blog …non importa la costruzione del discorso o la lunghezza della frase …l’importante è quello che si dice .

  35. alessandro22 scrive:

    Parliamone è una parola che in se esprime tutto un universo di esperienze,fatti,emozioni; non è affatto una parola che permette giudizzi.Io non sono un uomo di cultura, ma nella mia abbastanza lunga vita ho dentro di me esperienze,ricordi di fatti,emozioni passate e attuali, ma tanto non conosco (ecco perchè parlavo di crescita )esempio… la nebbia che da me è rara e non conosco questa esperienza; ma immedesimandomi posso capire le emozioni di altri, ma se…. chi vive queste emozioni non le descrive io non (cresco) per questo motivo invito tutti a scrivere le proprie emozioni,le sensazioni, i fatti, perché dentro ciascuno di noi c’è un mondo di esperienze che rimarrebbero sconosciute se non scritte. Lo dico per esperienza ” io persona molto introversa, paurosa dei giudizzi altrui, conobbi una persona che con il dialogo, con gli esempi mi fece capire l’importanza dello scrivere e del lasciare un segno, un ricordo ( come quella contadina che durante la guerra non aveva carta, scrisse tutta la sua vita su un lenzuolo, oggi esposto nel museo della scrittura ) a quella persona devo la caduta dei miei tabù e la ringrazierò sempre ” ed è per questo che mi sono permesso di scrivere quel pensiero a ROSA che non conosco, ma ma se scrivesse imparerei a conoscerla.
    saluti alessandro

  36. Lorenzo.rm scrive:

    Grazie Paola per averlo ricordato. Siamo qui non per propinare i nostri credi e per mettere in mostra le nostre idee, ma per sentire gli altri e per diventare sempre più amici fra noi. Molti l’hanno capito. Altri lo capiranno.

Scrivi un commento
nota:  I COMMENTI DEVONO ESSERE PERTINENTI ALL ARGOMENTO A CUI SI RIFERISCONO E NON DEVONO ESSERE INSULTANTI PER CHI HA SCRITTO L'ARTICOLO O PER UN ALTRO COMMENTATORE