Ho letto con molto interesse le considerazioni di Franco Muzzoli sulla sopravvivenza più articolata di Eldy, con le quali sono sostanzialmente d’accordo.
Vorrei, tuttavia, aggiungerne un’altra, a mio avviso di notevole importanza.
Circa sei mesi fa, quando entrai in Eldy, mi posi subito il quesito di come parteciparvi in maniera attiva, sentendomi più motivata e coinvolta.
Insieme ad un amico di Roma – che peraltro collabora attivamente con i suoi scritti, di alto profilo, trattando anche temi sociali importanti – decidemmo di iscriverci all’Associazione, nell’intento di sentirci facenti parte della famiglia degli Eldyani, con maggior diritto.
Questo sostegno concreto, da parte di molti amici – me lo auguro – potrebbe permettere a Eldy di sviluppare ulteriori ampliamenti, senza correre il rischio di un’impasse, che potrebbe compromettere gli sforzi sinora intrapresi.
Che ne pensate? Vogliamo parlarne?
Giovanna.3rm 22. 04. 2009
grazie Lorenzo, hai centrato esattamente quello che penso dell’appartenenza a Eldy. Mi auguri ci siano amici che condividano tali considerazioni. Staremo a vedere.
cara Giovanna, Eldy è un veicolo molto interessante che può essere usato con profitto dagli utenti assecondando i loro interessi. Però come tutti i veicoli, se è solo in uso, può indurre in tentazione, come si dice, permettendo ai bontemponi o alle persone strane di manifestare sensazioni non corrette o non in sintonia con i fini che Eldy si prefigge. Con l’appartenenza all’associazione, invece, ognuno si sente non solo interessato all’uso ma partecipe dei fini e degli obiettivi e quindi per definizione fa un uso giusto e partecipato del veicolo. E’ come se, trattandosi di un autoveicolo, chi lo usa sapendo che non è suo lo sforza senza alcun riguardo mentre chi ne ha o ne condivide la proprietà fa molta attenzione. Il paragone è terra terra ma dà l’idea.