scritto da paolacon il 8 03 2009

 

Una poesia di Madre Teresa di Calcutta dedicata alle donne

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi,

i giorni si trasformano in anni…

Però ciò che è importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età.

Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.

Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.

Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.

Non vivere di fotografie ingiallite…insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.

Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

Però non trattenerti mai!!!

scritto da admin il 7 03 2009

L’8 marzo festa della donna ! Quest’anno coincide anche con il centenario.

L’origine della festa dell’8 marzo risale al 1908,quando le operaie dell’industria tessile Cotton di New York, scioperarono per protestare contro le terribili e disumane condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per giorni ma l’8 marzo il proprietario Mr Johnson fece bloccare tutte le porte per impedire loro la fuga, fu appiccato il fuoco e le 129 operaie impossibilitate a scappare morirono arse vive .

Nel 1909 in ricordo di questa tragedia,  Rosa Luxemburg propose questa data come giornata di lotta internazionale a favore delle donne.

In buona parte del mondo questa giornata divenne un momento di lotta, una giornata per ritrovarsi unite a rivendicare il riconoscimento di diritti politici e sociali. In Italia il suo periodo più proficuo furono gli anni ’70… poi come tutte le cose, anche l’8 marzo venne via via a perdere la sua originaria natura,  perse mordente, fu strumentalizzata e commercilizzata fino a divenire, per i più e cosa ancor più tiste per “le” più, solo un’occasione per far baldoria ..per uscire da sole una sera ..per andare a scimmiottare i peggiori comportamenti maschili ( strip-tease maschili ad es.) pensando che tutto ciò bastasse a sentirsi libere,  emancipate, realizzate. Tristi spettacoli di galline in fuga dai recinti !

Cosa c’è da festeggiare? Si può festeggiare l’emarginazione …la violenza ..la sottomissione ..la schiavitù …la non parità ?

Non datemi della guastafeste care donne mie, abbiamo mille occasioni per far festa, ma lasciamo l’8 marzo un momento di riflessione, di lotta, di propositi .

Anche se alcune o parecchie di noi sono realizzate, noi apparteniamo tutte all’altra metà del cielo, l’essere donna ci accomuna da un capo all’altro della terra, e la sofferenza o la non libertà delle altre diventano la nostra sofferenza.

E allora… se una donna su tre nel mondo è picchiata e costretta ad atti sessuali contro la sua volontà o abusata in altri modi, se il 70% delle donne vittime di omicidio sono state uccise dal proprio partner,  se 500.000 donne in Europa sono vittime della tratta o destinate alla prostituzione, se si registrano 700.000casi di violenza domestica all’anno in USA, se ogni 23 secondi in Africa c’è una violenza sessuale in donne di età compresa tra i 12 e i 17 anni,  se in India 15.000 spose vengono uccise perchè non hanno corrisposto la dote al marito,  se in Afghanistan alle donne non è riconosciuta la dignità di esssere umano, se in Italia l’80% degli strupri avvengono dentro le mure domestiche, se nella nostra civilissima Italia il tasso di occupazione femminile è il più basso d’Europa,  se in Italia solo il 1,1% del PIL contro una media europea del 3,4% viene destinato a favore di spesa pubblica per la famiglia, la casa e l’esclusione sociale, se…se…se…infinite volte se…ecco che il mazzolino della mimosa è solo una beffa!

Il silenzio è l’alleato e il complice maggiore per mantenere invariato lo stato delle cose. Rompiamo il muro del silenzio: il silenzio della vittima, il silenzio del carnefice, il silenzio della politica, il silenzio della società, il silenzio della storia. Diamo voce al silenzio perchè certe voci non si perdano o peggio vengano ulteriormente violentate, per diventare oggetto di strumentalizzazioni o per alzare il tono dello scontro politico. Le donne aspettano… Da troppo tempo aspettano risposte concrete. Portateci pure una rosa o un rametto di mimosa, ma accompagnatelo da rispetto, considerazione,  reale possibilità, pari opportunità e…tanto amore .

mimose

Semplice                                                                                                                         8 marzo 2009

scritto da admin il 5 03 2009

Faster, stronger, sooner….

non è il nuovo titolo di una canzone dei daft punk bensì l’intestazione del rapporto sul cambiamento climatico presentato dal WWF nel 2008 che indica un avanzamento del riscaldamento globale ben oltre le aspettative del rappotro dell’IPCC (Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici). Risulta ormai chiaro che il cambiamento climatico sta avvenendo con una tempistica nettamente inferiore a quella prevista dagli scienziati, tanto che le più recenti ricerche prevedono lo scioglimento della calotta glaciale dell’Oceano Artico con un anticipo di 30 anni rispetto al rapporto presentato dall’IPCC. Addirittura si prevede che nei periodi estivi tra il 2012 e il 2040 tutti i ghiacci si possano sciogliere… un evento che non si verifica da oltre un milione di anni. A livello globale si prevede un aumento del livello del mare di circa 1.18 m con conseguenti rischi per isole e zone costiere, senza contare la drastica riduzione dei raccolti di cereali in tutto il mondo dovuta all’aumento delle temperature. Spesso questi fenomeni ci appaiono lontani, sembra che interessino solo i paesi disagiati del mondo, gli ultimi studi mostrano invece come le isole britanniche e il Mare del Nord saranno interessati da cicloni estremi che causeranno danni legati alle tempeste sull’Europa centrale e occidentale. Viene indicato un forte aumento delle piogge annue (se questi giorni avete messo il naso fuori casa avrete certamente notato i nubifragi in tutta Italia) di cui mi pare inutile menzionare i danni. I ghiacciai delle Alpi Svizzere continueranno a diminuire e nel Mediterraneo avremo periodi di siccità molto frequenti, senza contare i danni per gli ecosistemi marini. Il più recente rapporto dell’IPCC mostra come sia necessario far fronte a questa preoccupante situazione riducendo drasticamente le emissioni, nei paesi sviluppati, fino al 40% entro i 2020. In questa situazione risulta evidente che L’UE debba farsi carico delle proprie responsabilità e pensare al futuro del mondo adottando misure rigorose. Il nostro paese è tra gli ultimi in Europa per riduzione delle emissioni e ne è prova il fatto che il nostro governo ha fatto rimandare al consiglio Europeo l’accordo su clima ed energia varato da Bruxelles che prevede di ottenere entro il 2020 l’abbattimento del 20% delle emissioni di gas serra, l’aumento al 20% della quota di fonti rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza energetica del 20%.


Semplice on marzo5 nd ,2009

Europa in recessione, l’Ue vede nero nel futuro dell’Italia: crescita zero anche nel 2009

Crescita zero per l’Italia quest’anno e nel prossimo. E nel 2010, quandi tornerà con il segno positivo, il Pil crescerà appena dello 0,6%. Queste le nuove stime della Commissione Ue, per la quale i 15 Paesi dell’eurozona sono entrati in recessione.

Un Paese che non cresce più
“L’accentuato rallentamento dell’economia italiana – spiega la Commissione Ue – risale già alla metà del 2007, ben prima dell’impatto della crisi dei mercati sull’economia europea”. La crescita è tornata col segno meno nel secondo trimestre del 2008, e “per la seconda metà dell’anno più indicatori, in particolare quelli sulla produzione industriale e sulla fiducia delle imprese, mostrano come il Paese sia entrato in una recessione tecnica”.

I servizi del commissario Joaquin Almunia spiegano dunque che “è solo grazie al rimbalzo del primo trimestre 2008, dovuto in gran parte a un effetto statistico dopo il risultato fortemente negativo dell’ultimo trimestre 2007, che l’attività economica nel 2008 è attesa essere piatta. Questo implica anche un impulso negativo di crescita per il 2009”.

Non consumiamo più
Per Bruxelles sul banco degli imputati ci sono soprattutto “gli sviluppi negativi sul fronte della domanda interna”. “Sotto l’impatto dell’aumento dei prezzi, le famiglie hanno tagliato i loro consumi’. Comunque – spiega la Commisione Ue – dal 2009 “un’inflazione più bassa e alcuni ulteriori incrementi salariali sosterranno i redditi a disposizione”, e questo porterà ad una “leggera e graduale ripresa dei consumi privati nel 2009 e 2010”.

Europa malata
Tutte le principali economie avranno una drastica riduzione delle prospettive di crescita. In particolare, sono la Spagna e la Gran Bretagna ad accusare le correzioni più ampie al ribasso. Per la Spagna la Commissione europea stima una crescita negativa dello 0,2% nel 2009 rispetto al +1,8% della primavera scorsa. Per la Gran Bretagna il pil nel 2009 subirà una contrazione dell’1% e nel 2010 avrà una lieve ripresa con un +0,4%.

La situazione non è certo rosea per gli altri big dell’area euro anche se Francia, Germania e Italia non avranno crescite negative su base annuale. Per la Francia frenata allo 0,9% nel 2008 e crescita zero nel 2009 e per la Germania +1,7% nell’anno che sta per chiudere e zero l’anno prossimo.

scritto da paolacon il 2 03 2009

semplice:  Vi regalo questi miei pensieri…non per addolorarvi ..ma perchè penso che dalla percezione della sofferenza si può sperare ed anelare ad una condizione migliore.

SOFFRO
Soffro
per il pianto non consolato di un bimbo non amato ;
per l’infanzia violata ;
per le lacrime disperate di una madre difronte alla sofferenza più grande e non acccettabile per lei …mai ..;
per il viso sporco di un bambino al semaforo con la mano tesa  ;
Soffro
per il pugno allo stomaco quando appare il corpo scheletrico e lo sguardo accusatorio di un bimbo africano nello shermo della tv….. e sono a tavola ;
per i bambini rimasti soli e spersi dopo un bombardamento …sempre ingiusto…;

Soffro
per la rigidità e il freddo di un viso che non mi regalerà mai più il sorriso in cui mi sono specchiata ..e per le sue mani immobili che non mi faranno più la carezza tanto attesa ;

Soffro
per il rimorso e il rimpianto di chi prende coscienza dei propri errori ….troppo tardi ..;
per il tradimento di un amico a cui mi ero consegnata nuda e fragile ;
per il frastuono del silenzio di chi è solo ;

Soffro
per la libertà negata ad un popolo per giochi di potere e di sopraffazione ;
per la smorfia di dolore e rassegnazione che colgo sui visi di chi si sente impotente a cambiare il corso delle cose ;
per l’impotenza di fronte all’arroganza e alla prepotenza…..e la loro madre :l’ignoranza …;

Soffro
per l’incapacità di sperare e sognare in chi è disilluso …;
per la nostra terra sporcata ..derubata …snaturata…;
per l’indifferenza esorcizzante..
per le nostre bocche che hanno taciuto rendendoci responsabili e colpevoli..;

Ho vissuto e partecipato a tutti questi dolori …ma non ne sono uscita sconfitta …
non ho issato bandiera bianca ….nè chinato la testa ……
come figlia del mondo lotto con tutte le mie forze ogni giorno e in ogni occasione
perchè la mia esistenza non sia un passaggio invano ….o…una semplice comparsa nel teatro della vita…

Scritta e pensata da Semplice

scritto da admin il 1 03 2009

Le politiche sociali si occupano principalmente di coloro che versano in condizioni di bisogno.In riferimento alla 3° età nella bella Italia, siamo alla Preistoria,nella fase della vita in cui l’anziano ha maggiori necessità la società l’emargina,li vive come un peso un fardello,per il costo sociale,di salute- pensione – elementi non più utili alla produzione di beni e servizi.Nessuna valutazione e considerazione,di quanta ricchezza e conoscenza racchiude ogni anziano portatore del suo vissuto ,del patrimonio ancora da mettere a disposizione della società,basti vedere nell’economia famigliare quante coppie fruiscono dei nonni baby/sitter, che permette a loro una vita piu’  agiata  lavoranmdo in due per cui è importante valorizzare le capacità effettive sia lavorative sia economiche e culturali”. che il mondo della terza età offre a se stesso e all’intera società.Solitudine, indifferenza, emarginazione, frammentazione, crisi della politica e antipolitica, trovano una radice comune nel soggettivismo esasperato in una società senza più punti di riferimento (identità, ideologie, grandi utopie). Gli anziani offrono, numeri alla mano, la loro ricetta per guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Possono misurare la propria maturita’ anche in rapporto alla capacita’ di accoglienza e di accompagnamento della vita umana” dalla ”fase germogliante della vita”, ”fino alla tappa conclusiva”. La stagione dell’anzianita’ ”e’ anzitutto una sfida”, ”una sfida per la societa’, per la famiglia e per le singole persone, sia che entrino nell’eta’ anziana, sia che si trovino accanto le persone anziane”. Ma gli anziani, non sono solo una sfida ma anche ”una risorsa”. L’anziano e’ ”parte cospicua ancora viva e vitale” della societa’ ”non solo in termine di saggezza, ma anche di operativita’ per il tempo e la disponibilita’ che mettono ampiamente a disposizione nel campo del volontariato sociale,non solo,centri d’aggregazione x passare anonime giornate,o fare una partitina a carte.con l’amico ma essere integrati in processi,di progettazione delle vacanze,anche vacanze studio,gite culturali,convegni dove l’idee siano messe a frutto, troppo spesso l’anziano anche in famiglia viene emarginato e vissuto,come un peso senza pensare che il bene di cui i famigliari ora godono è stato dall’anziano prodotto,ma sono sacrifici ormai passati nel dimenticatoio, esso vive il suo tratto di vita nella indifferenza della società dei consumi e degli affetti

felpan roma li 01 marzo 2009

scritto da admin il 27 02 2009

Mano dentro la mia sembra una piccola magia, e nel mondo magico ti voglio portare con fate e maghi ti faccio parlare ,

in questo mondo dove potrai sognare tutto ciò che vuoi realizzare.

Chiudi gli occhi, vedi una stella, chiudi gli occhi e sogna una cosa bella ,

dolci balocchi e prati fioriti e

tutti i tuoi amici preferiti

Lì non si può mai pensare a cose tristi che ti fanno penare,

li vedrai solo cose in rosa e ti sarà permesso ogni cosa,

fidarti potrai di chi ti è vicino, nessuna bugia entrerà nel tuo cuoricino,

nessuno mai ti dirà ti amo

celando la verità nella sua mano

la tua giornata è zucchero filato e la tua vita passa d’un fiato, tra cieli limpidi e cristallini

come gli occhi sinceri dei bambini

quando in fondo al viale sei arrivata, tutta rossa, tutta accaldata ,indietro, certo vorrai guardare

ma solo stelle potrai trovare

stelle luminose e splendenti ricordo dei tuoi giorni ridenti

accanto a te un amico sincero ,che ha percorso con te tutto il sentiero

sai che e la fine ,ma non hai paura

con lui ti senti sicura

anche lui ha in te una amica vera e con te sa di poter affrontare la sera

la notte vi trova vicini uniti felici

come due bambini ,che del buio non hanno paura perché insieme concludono la loro avventura

mano grande e mano piccina mano di donna e mano di bambina se ci credi non è magia ma la tua vita con la mia

(BOBA 2009 da stanza poesie di ELDY)

Alba Morsilli 27 FEBB 2009

scritto da admin il 25 02 2009

Ho lavorato per ben 26 anni sui Rimorchiatori … oltre che alle normali operazioni commerciali di attracco e uscita delle navi, eravamo 24 su 24 a disposizione dell’Autorità Marittima  per i salvataggi delle vite umane in mare…ne ho fatti talmente tanti che non saprei quantificarli, ma per darvi un’idea di come si operava, guardate il filmato sottostante…mi sono trovato più di una volta in queste condizioni meteomarine…vi lascio immaginare. 

 

scritto da admin il 24 02 2009

Sapete perché a Milano, e nella sua diocesi, il carnevale dura fino al sabato, mentre nel resto del mondo finisce al martedì?

E’ una bella storia: si dice che questa abitudine cominciò quando Sant’ Ambrogio era il vescovo di Milano. La spiegazione dei milanesi era che siccome Gesù aveva fatto solo 40 giorni nel deserto, la quaresima doveva avere quasi la stessa durata… 6 settimane… da domenica a domenica. Il digiuno cominciava con la prima domenica di quaresima, e quindi bisognava far festa fino al sabato prima, invece di fermarsi al martedì; i milanesi facevano solo una piccola pausa il mercoledì delle ceneri, per poi ricominciare al giovedì…

Poi però, benché l’abitudine fosse tollerata, c’erano tanti che si lamentavano di questo privilegio di Milano, e ogni tanto qualcuno cercava di eliminarlo… ogni anno era una polemica… “… e Milano non è diversa dagli altri paesi,” ” …e perché loro si e noi no …” le solite cose in cui si dicono in questi casi…

Poi un anno vi fu una tremenda epidemia di peste, davvero tremenda, e Milano restò chiusa, in quarantena, per tantissimo tempo. La gente, anche quelli che non erano ammalati, pativa la fame, perché era proibito uscire dalla città, e all’interno delle mura non si riusciva a produrre abbastanza cibo per tutti.

Poi pian piano la situazione migliorò e, finalmente, le autorità diedero il permesso di riaprire la città, proprio il mercoledì delle ceneri. I poveri milanesi si ritrovarono a dover cominciare il digiuno di Quaresima, proprio appena finito il digiuno causato dalla peste…

Naturalmente, i milanesi avevano voglia di fare carnevale, almeno gli ultimi tre giorni rimasti prima della Quaresima, così il vescovo di Milano andò dal Papa, raccontò la storia della Peste, di come era stata brutta, e di come la gente avesse sofferto.

Il papa allora, commosso dal racconto del vescovo Carlo, cedette, e firmò una bolla, cioè un documento, in cui si dava alla Diocesi di Milano il diritto di festeggiare il carnevale ambrosiano fino al sabato che precede la 1° domenica di quaresima, per sempre.

24/02/2009

scritto da admin il 23 02 2009

E’ trascorso più di un anno da quando Eldy è entrata nella nostra vita.

Eldy una chat per over 50 che ha creato tante piccole magie.

In punta di piedi,senza pretese, con il passaparola ha coinvolto sempre più persone; con l’intento iniziale di approcciare gli over 50, profani all’uso del pc, in poco tempo è cresciuta… si è modificata e arricchita negli intenti …e così pian piano dalle sporadiche e veloci apparizioni ..e comunicazione relazionale di semplice approccio…si è passati alla creazione di gruppi di persone che si ritengono amici nel senso reale della parola con cui è piacevole intrattenersi, con cui darsi appuntamenti precisi …con cui sfogarsi …ridere ..condividere idee …progettare. Insieme si sono esorcizzati mostri come la solitudine …paure in agguato …e si è trovato il coraggio di esporsi.. di dare di più..e allora idea: perchè non creare un blog ?

Ci è nata dentro l’esigenza di dare un valore aggiunto alla semplice chat.. la voglia di confrontarci su temi e problematiche che viviamo nella nostra quotidianità con la possibilità di articolarli ..analizzarli ..approfondirli …criticarli …discuterli…e…portarli “fuori” dalla nostra cerchia .

Parlare di cosa? ..di tutto!!(cronaca… filosofia… politica… emozioni… problemi legati all’ambiente..letteratura… psicologia..ecc.).

Cos’è un blog di Eldy?…sicuramente nessuno di noi ha la pretesa velleitaria di essere o sentirsi giornalisti professionisti… ma semplici persone con la voglia di comunicare …di confrontarsi..di condividere idee …di veicolare messaggi e informazioni annullando distanze e tempo. Io idealmente me lo immagino come una partita di tennis …da una battitura parte una pallina (idea …messaggio)…dalla parte opposta della rete un altro giocatore pronto la raccoglie e con un colpo di racchetta impegna quell’altro a rispondere a rimandare …ecco la partita ha inizio …il processo pure!! Quando le persone, tante persone si mettono insieme possono cambiare tante cose ..le possono cambiare in meglio . La magia delle parole ,questo enorme potenziale in grado di far comprendere molte cose ..di regalarci attimi di piacere puro ..attimi di eternità: noi siamo quello che riusciamo a “lasciare”e non in termini di immobili o ricchezze ma di contenuti …di valori.. di speranze. Può sembrare l’inno dei nonnetti alla riscossa ,un ridicolizzante e riduttivo :..”e no …che non mi arrendo”! …ma non è cosi’. Noi adesso siamo più consapevoli …più liberi…possiamo dare e fare moltissime cose..pensiamo con più serenità senza ansie da prestazioni tipiche dei giovanissimi..non siamo “finiti “e come dice Rita Levi Montalcini :”noi adesso pensiamo di più di quando avevamo vent’anni ..il corpo faccia quello che vuole .Io non sono il corpo :io sono la mente !”

E allora arrotiamo i ferri …riempiamo d’inchiostro i nostri calamai, oliamo gli ingranaggi ..si parte !!

Semplice 23 febb-2009

scritto da admin il 23 02 2009

In una baracca di legno che, noi chiamavamo casa, c’era allegria, era Natale anche per noi bambini. L’albero c’era ma nulla v’era appeso!

Il tintinnio dei soldini che mio padre metteva sul tavolo di legno, non lo scorderò mai.

Tutto, di quei tempi, mi è rimasto impresso nella memoria, come la campanella della scuola.

Lo sguardo significativo di mio padre l’ho capito quando ormai ero grande. Egli non si arrese alle ristrettezze della situazione e, con cartone, fece dei cerchietti, li colorò e con essi fece l’addobbo natalizio all’albero.

Ricordo ancora felice un bel Natale, accanto alla stufa ad ascoltare papà che ci leggeva il libro Cuore.

Alba Morsilli

scritto da admin il 21 02 2009

Che le persone mature non debbano interessarsi troppo alle cose che riguardano la società in cui si vive è opinione recente. Se ben ricordo, nella storia, i vecchi erano i saggi. In questo mondo modernizzato gli anziani, si trovano colpiti da pregiudizi che tendono alla loro emarginazione. Essi sono sempre malati, invalidi, poveri, infelici, insofferenti, poco svegli, riluttanti ai cambiamenti, non interessati al sesso e privi di soddisfazioni .Nel mondo moderno si tende ad esaltare il culto della giovinezza, facendo sentire inutili le persone che si ritirano dal mondo del lavoro. Tanto è vero che si dice la terza età per non dire vecchio.Questo è un modo di mascherare la realtà. Le persone anziane hanno in genere poche relazioni extra familiari e quando cercano dei contatti vengono scoraggiati e derisi se tentano di mostrarsi arzilli o a la page. Allora si isolano, non per una difesa ma per scelta. Sono molte le ingiustizie che subiscono e non in quanto anziani, ma come persone. Ben vengano quindi le chat come Eldy dove, il farfugliare dei nostri discorsi, ci fa compagnia e ci toglie dalla solitudine. Non ci si ammala e non si muore solo in età avanzata… come non si ci innamora solo in età giovanile…. ciao.

Alba Morsilli

21 Febbraio 2009

scritto da admin il 20 02 2009

Traggo spunto da un articolo letto in una rivista poco tempo fa per parlare della “TERZA GIOVINEZZA”

Secondo il Censis,gli Italiani con più di 65 anni sono circa 12 milioni,il doppio rispetto a 30 fa. Negli anni 70 erano marginali dal punto di vista numerico,ma veniva loro riconosciuto un ruolo sociale,il vecchio era quello che aveva una saggezza da trasmettere. Oggi sono una realtà socialmente rilevante e di cui si parla molto. Ma la figura dell’anziano si è affermata.Fare qualcosa per gli anziani va benissimo,ancora meglio è far fare qualcosa agli anziani: leggo che Antonio 76 anni tiene corsi nelle scuole per la raccolta differenziata dei rifiuti ai ragazzini,Marta 73 anni collabora nelle sartorie Auser dove con altre donne cuce vestiti destinati a bambini in difficoltà in varie zone del mondo. Altri tengono corsi di educazione civica per immigrati o fanno custodi nei musei.Tutto questo fa si che ci si senta ancora utili e meno soli. Capita anche che a ricollegare gli anziani a una società che si muove veloce e non li aspetta siano proprio quelle tecnologie lontane dalla terza età.Infatti il pc ha contribuito non molto a tenere legati alla realtà sociale molte persone della terza età; basti pensare alle molte iniziative in tal senso: “Nonni in internet”,Eldy etc etc. Leggo che una pensionata ha raccontato ad una radio che “Senza queste cose ormai non si può più stare, è tutto un cerca www,ma io il www non ce l’avevo e ho detto basta,questo www me lo metto anch’io e mi sono iscritta al corso. Adesso se mi serve una ricetta vado su internet e le trovo . Mi sento bravissima”.Uno scambio di email ,qualche telefonata, e quattro chiacchere in chat (ELDY),basta poco!