Per completare il discorso sui giovani questa precisa e pertinente osservazione di Lucia
Con l’uscita del film “La bellezza del somaro” di Sergio Castellito e del libro “Le luci nelle case degli altri” di Chiara Gamberale, che parlano del ruolo del padre nella famiglia d’oggi, mi è sembrato giusto evidenziare che i nostri giovani cercano ciò che la generazione che li precede non offre; la mediazione di un padre. I padri di oggi spesso risultano periferici, assenti, ma è da loro che i figli devono ricevere il futuro e quindi il presente. La posizione del padre nella famiglia odierna è marginale, a lui viene richiesto molto poco, spesso i figli sono proprietà affettiva della mamma. Penso sia necessario ristabilire i ruoli, i confini, dove finisce il padre e inizia il figlio. C’è bisogno di autorità per una sana crescita, con dei ruoli ben distinti, non si è riusciti a trovare un equilibrio tra padre autoritario e padre permissivo. L’amore è fatto di tanti “no” sofferti da parte dei genitori, c’è bisogno di autorità per una sana crescita, occorre dialogo e curiosità. Molto importante spiegare ai figli che la vita non funziona sempre come si vorrebbe. C’è bisogno di padri che facciamo più strada di quella che i figli fanno per raggiungerli. Padri tornate, i vostri figli non smetteranno di cercarvi e darsi da fare per iniziare un nuovo cammino.
Lucia.tr 13 gennaio 2011
I BULLI DEL QUARTIERE scritto da Franco Muzzioli
Ci sono sempre stati questi giovani caratteriali ,dalle spalle più grandi del cervello, aggressivi, prepotenti, male educati.
Mi ricordo che quando ero ragazzo vi era un gruppo che usciva di casa solo per picchiare qualche “coglione” o qualche “frocio”.
Ho sempre avuto ribrezzo per questi atteggiamenti considerandoli aberranti ed incivili.
Ma ogni tanto ci scappa il morto!
Un povero tassista, Luca Massari, ha perso la vita perché ha avuto la sfortuna di investire un cane che gli ha attraversato la strada e questo cane era di Stefania Citterio ben accompagnata dal mastodontico Michael Morris Ciavarella, patentato bullo del quartiere, che non ci ha pensato due volte a prendere a pugni e a calci in faccia il povero tassista.
Ma anche Alessio Bertone non ci ha pensato un momento a cogliere con un pugno in piena faccia la sfortunata infermiera rumena uccidendola ed anche lui non era un esordiente della violenza urbana.
Così succede col nonnismo nelle caserme… e molti dicono che fa parte del processo formativo del militare (pensate!).
Come con il bullismo nelle scuole, dove i ragazzotti più robusti e ben educati dai genitori, che dicono che non ci si deve mai far sopraffare da nessuno, spadroneggiano impunemente.
Se non incappano in qualche disgrazia che li porta in cella, questi nostri bulli e bulletti, con la loro arroganza, ce li possiamo trovare anche al vertice delle istituzioni e delle industrie, infatti non è molto importante essere intelligenti e colti per far strada, basta essere aggressivi e astuti.
Homo homini lupus.
FrancoMuzzioli
GENERAZIONE DI ALCOLESCENTI
“…nella fascia di età tra i 14 e i 18 anni l’alcol miete un numero di vittime sei volte maggiore rispetto a tutte le sostanze stupefacenti messe insieme…”
Adesso va di moda il balconing. Ci si riempie di alcol, e di chissà cos’altro, e poi si tenta la fortuna buttandosi dal balcone dell’hotel, cercando, se possibile, di fare centro nella piscina sottostante. Cosi può finire una tranquilla serata di sballo, e non stiamo parlando di tossici o sbandati, ma di ragazzi di buona famiglia.(!?!)
Cito le parale di Riccardo Gatti, direttore Scientifico dell’Osservatorio sulle Dipendenze della Regione Lombardia (Ored): <<L’alterazione dello stato mentale, lo sballo è qualcosa di molto di molto diverso da qualche anno fa.
Negli anni Settanta si abbracciava una vita “deviante”, la vita degli eroinomani, perché ci si sentiva diversi, si voleva in qualche modo stare ai margini.
Negli anni Ottanta hanno preso piede le droghe come la cocaina, che servono ad aumentare le prestazioni, quindi a stare dentro, le situazioni lavorative o affettive.
Oggi, le cose stanno cambiando secondo me: si vive perfettamente integrati in un contesto e poi, in determinate situazioni, si va in cerca dello sballo fine a se stesso e per procurarselo una sostanza vale l’altra. Non c’è nessuna volontà trasgressiva, è solo un modo di divertirsi. La domanda viene spontanea “perché si fa cosi”? Se le cose stanno cosi, è chiaro che la droga comincia a richiedere un livello di antagonismo troppo alto.
Allora, di fronte ad una scelta, prima bisogna porsi le concause, il bisogno reale di uso di sostanze meno trasgressive come l’alcol, per esempio, che è ancora relativamente facile da procurarsi e non è socialmente condannata come le droghe. Come si domanda Enrica Valsecchi esperta nei temi del disagio giovanile e autrice di “Adolescenti in bottiglia”: ragazzi e alcol che fare? Si evidenzia che l’immagine del tossico fa molta paura.
Per questo, la maggior parte dei ragazzi, in cerca di quella conflittualità, che serve loro per crescere e che non trovano più, nella società del benessere e della noia, non osano far uso di eroina, ma ripiegano su sostanze più accettate socialmente, come l’alcol. Che tra l’altro oggi si vende in forma accattivanti e allegre, come gli “alcolpops”: bevande in cui i superalcolici sono misti a succhi di frutta e hanno le bollicine. Un altro aspetto dolente.>>
I ragazzi sono l’investimento del futuro per chi vuole vendere. Sfruttati fin da bambini come generatori di consumi per adulti, li si spinge a comprare di tutto, quindi anche l’alcol. Basta guardare le pubblicità delle bevande alcoliche, che presentano testimonial come personaggi famosi dello sport ecc.
Dal resto l’alcol non aveva bisogno di essere sdoganato, soprattutto in un paese, come l’Italia, in cui è ancora socialmente accettato. Ci sono ancora zone dove non sei “un uomo” finché non hai dimostrato di poter reggere una certa quantità di bicchieri.
L’Assurdità è che molti genitori, se vengono a sapere che il figlio si è ubriacato, tendono a minimizzare. Dopo tutto a chi non è mai successo di prendere una sbronza?
Però c’è un dato preoccupante: nel nostro paese la prima esperienza di consumo avviene pressoché unanimemente, all’interno del nucleo familiare, per lo più durante la pubertà, tra i 12 e i 14 anni, ma talvolta ancora più precocemente, tra gli 8 e gli 11 anni. Penso che questi dati fanno riflettere che ognuno di noi prende coscienza per fare in modo che se ne parli in famiglia, ogni giorno, perché un domani può essere fatale per i nostri figli, dover andare a riconoscere un cadavere . Cicco 53
Cicco53
Diceva mia madre che la regola ci vuole anche all’acqua, un vecchio ma saggio consiglio; forse perché non avevamo l’acqua in casa e si doveva andare alla fonte pubblica con il secchio. Forse perché c’era una povertà generale e a tutto c’era una regola. Viene dal cuore dire che, Queste Regole mi hanno fortificato, mi hanno fatto capire, mi hanno aiutato a superare asperità difficili, e ho cercato di trasmetterle a figlie e nipoti. Quest’ultimi, sono un po’ sordi. E meno male che siamo in crisi, ma vi rendete conto quanto spreco generalizzato che c’è?
C’è una canzone di Mia Martini che dice:-“La gente è matta ”; oppure siamo un po’ tutti matti. Quelle regole che gridava mia madre, che gridavano i nostri genitori, non arrivano più agli orecchi di nessuno. Prima delle festività sono andato al supermercato a fare la spesa. Ho fotografato un po’ la situazione, ecco perché mi è venuta alla mente la canzone,”la gente è matta”. Mi sono trovato incastrato in una colonna di veicoli a rotelle. Una ressa indescrivibile alle casse, gente in fila con carrelli stracolmi di roba che sembravano vagoni merci, l’occhio attento al biglietto, guai se ti dimentichi qualcosa.
E tutti gli anni la stessa frase: – Il prossimo anno niente spese superflue e niente regali – Sembra un contratto stipulato davanti ad un notaio. Tutti i buoni propositi escono dalle nostre bocche impastate di lasagne, arrosti, panettoni, cioccolatini…Vini bianchi e rossi fanno a pugni in quello stomaco ridotto a contenitore come il bidone dell’indifferenziata .
Poi, t’accorgi che pacchetti, pacchettini, regali e regalini, spuntano da tutte le parti. Ognuno di noi ha la sua lista dei pensierini da fare e, t’accorgi che la gratifica è sparita. E mentre si cerca di fare in po’ di largo fra carte e cartoncini, vibra una voce:-Piega quella carta, vedi come è bella? Servirà per il prossimo Natale. Evviva la crisi. Sempre più mi convinco che:- La gente è matta, me compreso. Il nostro amico comune Moravia nei racconti romaneschi scriveva “Ma perché tante feste, e perché tutte in fila …”
Altri tempi, lui si riempiva gli occhi davanti alle vetrine di una Roma povera, ma molto ricca di buone regole.
Giulio Salvatori 9 gennaio 2011
I regali che ci porta la Befana
Oggi, i bimbi si sono svegliati ed hanno trovato una calza piena di doni. Con che gioia li hanno accolti!
E noi adulti?
Anche noi l’abbiamo trovata una bella calzina: la stangata del 2011!!!
Una maggiorazione del 25%, che incide sopratutto sulla voce trasporti del bilancio familiare.
Gli autobus in quasi tutta Italia, saranno più cari, i treni regionali (ma il servizio migliorerà?) aumenteranno il prezzo del biglietto. Anche le autostrade rincareranno (Tangenziale Napoli e autostrada per Salerno). A Bologna saranno i parcometri ad essere colpiti. Di tutte le regioni la più colpita sarà la Liguria.
I comuni sono costretti a fare cassa, e gli aumenti graveranno su tutti i cittadini: con pedaggi autostradali,caro benzina, parcheggi e biglietti trasporti maggiorati. A pagarne le conseguenze sono soprattutto i pendolari.
E non parliamo del gas, dell’acqua e rifiuti e naturalmente del carrello della spesa.
Strano a dirsi, ma l’unica città che non ha programmato aumenti è Roma.
Comunque Buona Befana a tutti!
Giulian.roma aggiunge: <Qualcuno vicino al premier dovrebbe consigliarli di togliere dal suo repertorio quel ritornello, quel tormentone, quella barzelletta che suona così: “…e tutto questo senza mettere le mani nelle tasche degli italiani”.
Lasciamo stare le frasi su i comunisti a quelle non ci crede più nemmeno lui (ma fanno parte del repertorio).
Se qualcuno obietta che non è il governo a mettere le mani in……. ma sono i comuni, chiedetegli se ancora crede alla “vecchina a cavallo della scopa che porta le calze con i regali”.
Da internet il sommario delle spese da affrontare
Secondo uno studio la maxi stangata 2011 costerà 1.106 euro a famiglia e le cause vanno ricercate nella elevata speculazione e in rincari non sempre giustificati.
Ecco il dettaglio degli aumenti che dovremo sopportare:
– tariffe dell’acqua, 21 euro
– tassa rifiuti, 32 euro
– alimentazione, circa 267 euro
– derivati del petrolio, destersivi e plastiche 87 euro
– Rc Auto, 105 euro
– tariffe autostradali, 37 euro
– treni, anche linee per pendolari, 122 euro
– trasporto pubblico locale, 41 euro
– servizi bancari, 65 euro
– carburanti, 131 euro
– tariffe gas, 89 euro
– tariffe elettricità, 89 euro
Discutendo tra di noi su di un articolo apparso intorno a Natale: “L’abito fa o non fa il monaco?” si sono delineati pareri discordi, a proposito dell’influenza che l’apparenza ha, nei nostri giudizi, su di una persona che incontriamo per la prima volta o che conosciamo superficialmente. Ed anche…
Mariuccia (pippo.pr) ci ha messo una pulce nell’orecchio, o per lo meno l’ha messa a me dicendo:
“No davvero!!! L’abito non fa assolutamente il monaco…Forse in questi tempi moderni, dove apparire è più importante che essere, ma alla fine la vera sostanza esce sempre fuori. E’ molto importante imparare ad osservare….io diffido di chi, parlando, non guarda negli occhi…”
La mia risposta spontanea è stata: <allora come fai, qui in Eldy, dove abbiamo uno schermo che ci separa e le persone non le vedi mai?>
Effettivamente è un problema.
Franco Muzzioli pensa che Mariuccia parli dello sguardo, perché anche quello fa parte “dell’abito”.
E Mariuccia mi ribatte pronta che “E’ vero Paola, in effetti le persone, scrivendo, non le vedi negli occhi, ma nel cuore e nell’anima….Io colgo molto più da quello che da tutto il resto…”
Io no, non mi basta, non mi basta affatto. Ho sempre bisogno di “vedere” e di “sentire”. Infatti proprio in Eldy ho preso delle cantonate incredibili, poiché mi sono fatta influenzare dallo scritto ed ho sbagliato la valutazione di diverse persone, cosa che non mi era accaduta mai nella vita reale.
Rispettando la “preghiera” di Edis.maria di trattare l’argomento “dopo Natale” eccomi qui pronta a proporre questo soggetto di conversazione e scambio di opinioni che mi intriga non poco. La domanda è: per capire chi ho davanti devo guardare la persona in viso e negli occhi o mi basta il suo scritto, o meglio il suo modo di scrivere mi basta per capire chi è? Per capire davvero qualcosa di questa persona devo vederla?
Parlando un po’ in giro nelle varie stanze devo ammettere che i pareri sono molto discordi, ma il soggetto lo trovo affascinante. Interessa anche voi?
Paolacon 04/ 01/ 2011
Piccolo regalo per l’anno nuovo
Che questo anno ci inciti a far tornare di moda delle vecchie parole dimenticate: Giustizia, Fratellanza, Rispetto; sono solo un minimo esempio.
E tanto peggio se tutto questo vi sembra ingenuo: io me ne prendo la responsabilità!
A TUTTI GLI ELDYANI,
ALLE REDAZIONI DEI BLOG: BOSCO, INCONTRIAMOCI E POESIE ED ALLA DIREZIONE DI ELDY,
GLI AUGURI DI UN 2011 PIENO DI SALUTE, DI SERENITà E DI SODDISFAZIONE !
2 O 11 (Due o uno+uno)
Chissà chi ci sarà stanotte a dare il benvenuto all’anno nuovo sullo stretto di Bering. Nel bel mezzo dello stretto ci sono le isole Diomede, separate da un fazzoletto di mare di poche miglia, eppure distanti un giorno e tre ore, per effetto dei fusi orari. Isole Diomede, che quando il tratto di mare che le separa è ghiacciato e si può attraversare a piedi, con quattro passi passi ci si ritrova al giorno prima o al giorno dopo.
Buon anno nuovo, si dicono tra loro i trichechi dell’est, buon fine anno, rispondono le foche dell’ovest ferme al giorno prima. Il capodanno si festeggia due volte.
Immaginate se il fuso orario passasse tra Napoli e Nola, due giorni e due notti di botti ininterrotti.
Scherzi dell’orologio e del calendario, e i pochi eschimesi che ci vivono dedicandosi alla pesca forse non sanno che ci han dato quella tradizione di mangiar pesce nella notte di San Silvestro.
Cinquant’anni fa… In attesa della mezzanotte, scandita dal cuculo del segnale orario radiofonico, si mangiava il baccalà fritto impanato, che si attaccava alle labbra. C’erano le noci, le mandorle e le nocciole, che a rotazione guarnivano i fichi secchi tagliati in due. Per dolce le sfincie, una pastella di farina, lievito, acqua, marsala, zucchero e sale q.b., con l’aggiunta di morbida uva passa senza semi. L’impasto poi veniva fritto a cucchiaiate nelle forme più strane e casuali, come fossero “nuvole” di deandreiana memoria. Il forno non c’era e non eravamo stati invasi ancora dal panettone con il duomo stampato sul cartone.
C’era però lo spumante con il botto che dava il “la” agli auguri.
Perché stanotte dovrei mangiare tanto e tanta roba che non m’appartiene? Per la paura che l’anno nuovo mi riservi un digiuno se mi scambia per un senza pasto fisso, o per arrivare all’anno nuovo con la bocca allenata dalla masticazione?
Quasi quasi faccio un dispetto. Stasera baccalà fritto, come una volta, lenticchie, scacci, fichi, sfincie e spumante.
E poi il giorno dopo faccio il brindisi vero con il caffè, al sole che sorge, perché a me non va che il giorno cominci a mezzanotte e non all’alba.
Alle Isole Diomede dicono che il lunedì non esiste perché al momento del passaggio di data, tutti si spostano dall’altra parte dove è ancora domenica. Io quest’anno sposto l’inizio dove mi fa più comodo, buon inizio danno (ce lo metto l’apostrofo o me lo conservo per poi?).
Popof 31.12.2010
NATALE A REGALPETRA – Leonardo Sciascia
Il vento porta via le orecchie” dice il bidello. Dalle vetrate vedo gli alberi piegati come nello slancio di una corsa. I ragazzi battono i piedi, si soffiano sulle mani cariche di geloni. L’aula ha quattro grandi vetrate: damascate di gelo, tintinnano per il vento come le sonagliere di un mulo.
Come al solito, in una paginetta di diario, i ragazzi mi raccontano come hanno passato il giorno di Natale: tutti hanno giuocato a carte, a scopa, sette e mezzo e ti-vitti (ti ho visto: un gioco che non consente la minima distrazione); sono andati alla messa di mezzanotte, hanno mangiato il cappone e sono andati al cinematografo. Qualcuno afferma di aver studiato dall’alba, dopo la messa, fino a mezzogiorno; ma è menzogna evidente.
In complesso tutti hanno fatto le stesse cose; ma qualcuno le racconta con aria di antica cronaca: “La notte di Natale l’ho passata alle carte, poi andai alla Matrice che era piena di gente e tutta luminaria, e alle ore sei fu la nascita di Gesù”. Alcuni hanno scritto, senza consapevole amarezza, amarissime cose: “Nel giorno di Natale ho giocato alle carte e ho vinto quattrocento lire e con questo denaro prima di tutto compravo i quaderni e la penna e con quelli che restano sono andato al cinema e ho pagato il biglietto a mio padre per non spendere i suoi denari e lui lì dentro mi ha comprato sei caramelle e gazosa”. Il ragazzo si è sentito felice, ha fatto da amico a suo padre Pagandogli il biglietto del cinema … Ha fatto un buon Natale. Ma il suo Natale io l’avrei voluto diverso, più spensierato.
“La mattina del Santo Natale – scrive un altro – mia madre mi ha fatto trovare l’acqua calda per lavarmi tutto”. La giornata di festa non gli ha portato nient’altro di così bello. Dopo che si è lavato e asciugato e vestito, è uscito con suo padre “per fare la spesa”. Poi ha mangiato il riso col brodo e il cappone. “E così ho passato il Santo Natale”.
Leonardo Sciascia (Racalmuto, 8 gennaio 1921 – Palermo, 20 novembre 1989) è stato uno scrittore, saggista e politico italiano.
L’abito non fa il monaco o lo fa?
Si dice comunemente che “L’ABITO NON FA IL MONACO” per dire che non bisogna soffermarsi all’apparenza per scoprire la persona che si ha di fronte. In senso figurato significa che non bastano i segni esteriori a garantire la sostanza interiore, che quello che appare può essere illusorio e che bisogna quindi diffidare.
Ma io ho l’impressione che il proverbio non corrisponda alla realtà.
Indipendentemente dalla nostra volontà è automatico il giudizio che dà il nostro cervello, in 10 secondi, per valutare e vagliare una persona che vediamo per la prima volta. Il suo modo di vestirsi, di presentarsi, le sue espressioni… In generale la sua comunicazione non verbale…
Purtroppo siamo molto influenzati dall’apparenza. Non possiamo farne a meno, che sia giusto oppure no.
In verità l’apparenza inganna e molto. E se non facciamo ben attenzione siamo ingannati in tutto.
Quello che siamo, dai sentimenti ai valori, dai vizi alle virtù, dalla gestualità al linguaggio, dal modo di vestire a quello che leggiamo o non leggiamo, dall’arredamento della casa o dell’ufficio alla scelta degli amici e dei collaboratori; tutto si proietta all’esterno, tutto parla della nostra personalità.
Lo sanno molto bene gli stilisti, i visagisti, i parrucchieri, i designer che costruiscono immagini, look. Sono pagati per questo.
In realtà a sapere osservare bene tutti noi siamo dei libri aperti. Ma bisogna saper analizzare.
Spesso però la gente non sa osservare o non vuole farlo e tiene gli occhi chiusi.
Se facessimo un po’ d’attenzione potremmo abituarci a scrutare con acume tutti e noteremmo che la gente si tradisce sempre, basta avere buona memoria e pazienza. A volte basta ricordare un frammento di discorso udito per caso.
Una volta mi capitò, senza volere, di ascoltare la conversazione telefonica di un uomo molto raffinato ed elegante che, urlando al telefono, vomitava minacce e oscenità con tale foga, con tale odio da fare paura. Non lo frequentai più.
Chi ha letto i libri di Agatha Christie sa che l’investigatore Poirot faceva parlare, dava corda, guardava negli occhi la persona e faceva cenno di sì con la testa come se fosse affascinato e d’accordo. Poi poneva domande, chiedeva chiarimenti, dando un’ impressione di complicità. È un metodo sicuro, capirete meglio chi avete davanti e non vi farete ingannare dagli stereotipi, dai pregiudizi.
Allora che ne dite, l’abito fa il monaco secondo voi o no?
paolacon
Muore a Milano all’età di 83 anni il giorno 21 dicembre 2010, Enzo Bearzot indimeticabile e indimenticato allenatore friulano di Spagna 82, mondiale regalatoci da una nazionale arcigna, contestata e in silenzio stampa, ma anche, spettacolare, fortissima, audace, bella e un po’ fortunata.
Il mondiale 82, epico ed eroico, portò una nazione nelle strade in un delirio collettivo e inedito.
Bearzot fu un buon calciatore con una carriera contraddistinta soprattutto dalla maglia del Torino con cui disputò 164 partite.
La sua leggenda però è nata e ha preso corpo sulla panchina della nazionale italiana. 104 presenze, record ancora imbattuto, e tantissime vittorie.
Dallo splendido quarto posto iridato del 1978, con la sua Italia più bella, al titolo mondiale in Spagna quattro anni dopo. Poche le delusioni gli Europei casalinghi del 1980 e i Mondiali del 1986 con cui concluse la sua carriera azzurra. Niente però che sia riuscito a offuscare il mito del grande vecio del calcio italiano.
Dalla mia finestra un paesaggio di favola.
Merletti bianchi contro il cielo grigio-argenteo che nulla hanno da invidiare ad una trina al tombolo.
Un rispettoso silenzio ed un senso di pace pervadono l’aria.
Non mi meraviglierei se, improvvisamente, una slitta tintinante e trainata da renne,
attraversasse il cielo:
Sentore di magia…
!!!BUON NATALE E BUONE FESTE!!!
Apriamo le porte dei nostri cuori,
sia se credenti che non,
alla speranza ed all’amore… vero…
verso i nostri simili…
verso i nostri fratelli animali
e verso la natura
e godiamoci la magica atmosfera natalizia
tornarndo alla purezza dei sentimenti
di quand’eravamo bambini…
giulian.rm
Che cosa salvereste del 2010? Che cosa vi sembra degno di nota e che sia stato un avvenimento positivo nel 2010?
Siamo arrivati al periodo che, per convenzione, nelle civiltà occidentali, è la “fine dell’anno” Con dicembre l’anno 2010 si chiude e normalmente si fa un bilancio?
Aiutandomi con internet ricordo i maggiori avvenimenti mondiali, ma in Italia? Che succede in Italia?
L’anno 2010 è stato proclamato, dal Parlamento Europeo, anno della lotta alla povertà e all’esclusione sociale, è anche
Il 2763 Ab urbe condita (questi romani)
Il 4706 — 4707 del calendario cinese
Il 5769 — 5770 del calendario ebraico
Il 1431 — 1432 del calendario islamico
Nel calendario cinese, ebraico, islamico, l’anno non cambia il primo gennaio.
Gennaio
- 12 gennaio terremoto ad Haiti colpisce secondo l’ONU, direttamente o indirettamente, quasi 3 milioni di persone.
Febbraio
• 12 – 28 febbraio – A Vancouver, in Canada, si tengono i XXI Giochi olimpici invernali.
• 27 febbraio – terremoto in Cile e in tutto il Pacifico meridionale.
Marzo
• 12 – 21 marzo – A Vancouver, in Canada, si svolgono le Paraolimpiadi.
• 29 marzo – A Mosca, capitale della Russia, si svolgono due attacchi terroristici nelle stazioni della metropolitana che causano 40 morti e oltre 100 feriti. Quattro mesi più tardi l’attentato viene rivendicato dai guerriglieri separatisti ceceni.
Aprile
• 10 aprile – Smolensk: in un incidente aereo muore il Presidente della Polonia Lech Kaczyński, con la moglie, il capo di stato maggiore polacco Franciszek Gagor, il viceministro degli esteri, il governatore della banca centrale, l’ex presidente Ryszard Kaczorowski, alcuni deputati, il candidato conservatore alle prossime presidenziali Przemyslaw Gosiewski e diversi esponenti di primo piano dell’esercito polacco. Nessun sopravvissuto dei 94 passeggeri.
• 14 aprile – Un sisma di 6,9 gradi sulla scala Richter causa quasi 3.000 vittime nella regione del Qinghai, in Cina. Si tratta del quarto terremoto devastante dell’anno.
• 15 – 22 aprile – L’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull causa gravi disagi al traffico aereo europeo con la chiusura dello spazio aereo di gran parte dell’Europa, specialmente quella centrale. (polveri)
• 20 aprile – Golfo del Messico: l’incendio e l’inabissamento della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon causa 11 morti e un gigantesco sversamento di petrolio, risultando il disastro ambientale più grave della storia americana.
Maggio
• 9 maggio – Bruxelles: la commissione Ecofin decide la creazione di un fondo di 500 miliardi di euro, a cui si sommerebbero circa 200 miliardi dal Fondo monetario internazionale, per evitare che la crisi economica della Grecia si estenda ad altri paesi adottanti l’euro, e per combattere le speculazioni che avevano fatto calare notevolmente il valore dell’Euro nelle settimane precedenti.
• 21 maggio – Dagli USA arriva la notizia che il gruppo di scienziati guidati da Craig Venter ha creato la prima forma di vita sintetica.
• 31 maggio – Una flottiglia di attivisti pro-palestinesi, provenienti da varie nazioni e trasportante aiuti umanitari ed altre merci, tenta di violare il blocco di Gaza ed è intercettata e abbordata da forze navali israeliane nelle acque internazionali del Mediterraneo, dopo aver rifiutato di fermarsi per essere scortata in un porto israeliano. Nell’abbordaggio perdono la vita otto attivisti turchi e uno americano, svariati i feriti, sia tra gli attivisti sia tra i soldati israeliani.
Giugno
• 25 – 26 giugno – Ad Huntsville (in Canada) si svolge il 36° summit del G8.
• 26 – 27 giugno – A Toronto (in Canada) si svolge il G20 di Toronto.
Luglio
• 8 luglio – Si svolge il primo volo di 24 ore di un aeroplano a energia solare della Solar Impulse.
• 11 luglio – La Spagna vince i Mondiali di calcio 2010 in Sudafrica battendo in finale l’Olanda per 1-0.
• 30 luglio – Russia: inizia una serie di vasti incendi che nelle settimane successive provoca oltre 52 vittime. La capitale Mosca viene più volte invasa da una nube di fumo. A rischio alcune centrali nucleari e l’area contaminata di Chernobyl.
Agosto
• Dal 30 luglio e per buona parte del mese di agosto un’eccezionale ondata di maltempo innesca inondazioni e alluvioni nella regione di Peshawar, nel nord-ovest del Pakistan, provocando 1600 vittime, migliaia di dispersi e milioni di sfollati. Interessate dalla tragedia 14 milioni di persone; vittime delle alluvioni anche in India e Cina.
• 5 agosto – Copiapo, Cile: crollano delle gallerie nella miniera di San Josè. Non ci sono vittime, ma 33 minatori rimangono intrappolati a 700 metri di profondità. Verranno liberati il 13 ottobre.
• 10 agosto – L’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara terminata la pandemia di influenza H1N1, affermando che l’attività influenzale in tutto il mondo è tornata al tipico andamento stagionale.
• 20 agosto – Si completa con dieci giorni di anticipo il previsto ritiro dei soldati Usa dall’Iraq che pone fine a sette anni e mezzo di guerra. 50mila militari americani restano nel paese solo per attività di addestramento dell’esercito iracheno.
Ottobre
• 25 ottobre – Un terremoto di 7,7 gradi sulla scala Richter colpisce le Isole Mentawai, arcipelago a sud di Sumatra in Indonesia, innescando uno tsunami che causa la distruzione di almeno 10 villaggi; 451 morti.
• 26 ottobre – A poche ore dallo tsunami inizia una serie di eruzioni del vulcano Merapi sull’isola di Giava che provocano totalmente oltre 300 morti e 200.000 senzatetto.
• 31 ottobre – In Brasile viene eletta presidente Dilma Rousseff; si tratta della prima presidente donna nella storia del paese.
Novembre
• 13 novembre – Dopo 15 anni di detenzione (sette passati agli arresti domiciliari) viene liberata la dissidente birmana e Nobel per la pace Aung San Suu Kyi.
• 28 novembre – Il sito Wikileaks rilascia oltre 251.000 documenti diplomatici del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, inclusi oltre 100.000 documenti contrassegnati come “segreti” o “confidenziali”.
Ed ora a voi, che pensate valga la pena di portare nel 2011? e di non buttare via?
riccardo2.co: DOPO IL SABATO DA INCORNICIARE, LA DOMENICA DA RICORDARE.
12/12/2010 Che Domenica ragazzi, destinazione ristorante, Malastrana, naviglio grande …o piccolo? Bhoooo! Ci siamo persi.
Ma andiamo con ordine,vi presento gli attori principali , in ordine di apparizione così non faccio torto a nessuno.
Il primo sono io Riccardo2.co, arriva alla stazione Cadorna, alle 8.00, forse sono un tantino in anticipo, vado al bar mi prendo una buona colazione, non si sa mai, poi mi accomodo nella sala d’attesa del Malpensa express, posto molto accogliente, tanto che oltre al sottoscritto ci sono due clochards, e un tipo strano, con cappello e capelli tipo Jimi Hendrix, che farfuglia delle frasi in perfetto francese che riguardano la vita delle varie nazioni Europee, tipo: “l’Italie il est mort, l’Allemagne rien va plus, e così via, sembrava stesse parlando al cellulare, dal suo modo di fare, poi mi accorgo che il suo discorso era rivolto ad un cartellone
con la foto del nostro Presidente Berlusconi, tirate le somme, MA LA STRANA cosa è che non mi riesce di capire chi dei due è il più pazzo.
Mi alzo e vado al binario 2 dove tra pochi minuti arriva il treno con il nostro amico Intrepido.
Freddo polare il treno perfettamente in ritardo, dopo dieci minuti d’attesa arriva, pieno dei suoi 4 gatti e tra questi Intrepido.
Saluti di rito, la promessa di non rifare le cavolate della pizzata di Corso Sempione, rifaccio colazione, con lui, altro caffè, altra crostata alla mela, buona, penso tutte calorie per combattere il freddo. Dopo un giretto nei 4 banchi del mercatino all’esterno della stazione, ci dirigiamo alla Metro, che in questa Domenica dicembrina è quanto mai vuota, partenza per porta Genova, dove abbiamo appuntamento con Porzia, ci tornano alla mente le ore di attesa di qualche mese prima,dove io e Intrepido avevamo discusso sulla puntualità della donne, qui devo recitare il mea culpa, rosa 4.bs oggi non è potuta venire, Porzia una del terzetto delle ritardatarie della volta scorsa,tò! guarda caso anche oggi è in ritardo. Intrepido mi guarda con fare soddisfatto: “ Ricc hai visto che avevo ragione io, Rosa è sempre puntuale, sono le altre che la portano alla perdizione, per le vie di Milano.
Mentre siamo nella stazione di Porta Genova in attesa di Porzia, ci vediamo sfrecciare davanti un direttissimo, che mi sembra di riconoscere, è Fernando allias tenente Sheridan, cosa stia facendo chi sta pedinando non ci è dato sapere , ma dal suo strano comportamento pensiamo subito che sia in caccia di qualche donzella, visto che non ci ha neanche degnato di una risposta hai nostri continui richiami, con la promessa che poi al ristorante avremmo chiarito la faccenda, restiamo in attesa di Porzia,che nel frattempo ci aveva avvisato che era in ulteriore ritardo.
Dopo una trentina di volte che saliamo e riscendiamo le scale della stazione ecco che arriva la telefonata di Porzia,ci dice che lei è sul piazzale che ci aspetta, alt!
Ma sul piazzale ci siamo anche noi, con altri 4 gatti infreddoliti, io girato verso est, lei verso
Ovest, spalla contro spalla non ci vedevamo, Intrepido serafico come al solito ci guardava, e ridendo come un matto faceva dei segni che noi non riuscivamo a capire, fino a quando non ci ha presi e girati l’uno di fronte all’altra, allora anche noi abbiamo cominciato a ridere come matti.
Visto che sono ormai le undici e trenta ci avviamo verso il ristorante MALASTRANA, indirizzo Ripa di Porta Ticinese, Naviglio Grande. Come è destino in questi casi entriamo nella via dalla parte più distante, non vedendo il posto cominciamo a chiedere e, mentre chiediamo ad un cameriere di un bar, si avvicina a noi una giovane coppia; Intrepido, vedendo la ragazza parte in quarta, gli diciamo cosa intende fare, la sua risposta, chiedo alla bionda no! Io gli dico Intre ma l’hai vista? Lui certo che l’ho vista la sventolona, praticamente era tanto preso dalla ragazza che non si è accorto che bastava guardare per capire che non era Italiana. Intrepido scusi signorina,lei si gira verso di noi e con un sorriso speciale risponde daa!,allora l’amico capisce che non era il caso.
Finalmente dopo varie richieste di informazioni arriviamo davanti al ristorante MALASTRANA. Ad accoglierci l’amico Michele, Aquila felice con la consorte, Leo.bg, il proprietario del locale e quella che penso sia la moglie, baci strette di mano, abbracci ancora, fino a quando quella che io pensavo fosse la moglie del proprietario, nel baciarci dice, ciao io sono Francy.mi,voi chi siete?
Il mio cuore in quel momento inizia a battere a trecento all’ora, Francy io e lei abbiamo chattato pochissimo ma io ho letto e riletto tutte le sue poesie,ero e sono ancora innamorato delle sue poesie, mai avrei pensato dopo la sua uscita da eldy di conoscerla, ma il destino mi ha regalato anche questa grande soddisfazione.
Alla spicciolata iniziano ad arrivare tutti gli amici, prof sorriso, io la chiamo così in chatt, e sarebbe Giula.mi, Maria 112.mi, Eldyna Annamaria con l’amica Marcella, il grande capo Siwash Stefano 39, con la sua signora e la cagnolina, Ofonio.Ba, Cosimo.Na, Alice.al, con Leonardo, Neve, Mariastella.Mi , con marito, Boba, la mia compaesana Comasca, Rosa 4.Mi, le due biondone di Bergamo, Caterina e Luna, ultime ma solo per la famosa entrata in ordine di apparizione, le Vicentine con mariti Maurizia, Danilo,Maria42Vi.
Baci strette di mano saluti di rito, e le solerti cameriere cominciano con i primi, Michele blocca tutti perche deve fare il discorso ascoltiamo con attenzione le parole d’amore e d’amicizia che l’amico ci dona e poi tutti a mangiare i primi, ragazzi che bontà vino a volontà mangiando e chiacchierando,vediamo anche una bellissima pergamena, con poesia, alle signore viene donata anche una bella stella di natale, dono di Siwash Stefano 39 ,Siwash è una tribù pellerossa, passione che ho scoperto di condividere con Stefano.
MA LA STRANA cosa è vedere Fernando, che come una farfalla vola di signora in signora a regalare baci e abbracci, arrivano i secondi piatti anche qui portate da leccare i baffi, veramente pranzo e servizio encomiabile,poi il dolce e si arriva al momento che purtroppo sancisce la fine della giornata, dimenticavo anche Porzia ha portato un regalo per tutti.
Cominciamo ad andarcene tutti alla spicciolata, carichi di bei ricordi di una giornata passata in amicizia, e con il proposito di ritrovarci ancora al più presto; per dirvi la verità io e Intrepido siamo scappati prima di tutti come è finito l’ho inventato ma penso proprio che sia finita come vi ho raccontato.
Avrete anche notato che ogni volta che nominavo il ristorante lo evidenziavo perché in me c’era il dubbio e la curiosità di averlo già sentito ma non riuscivo a ricordare, poi sul treno il ricordo è diventato chiaro: “Malastrana!!!” è un famoso quartiere di Praga con molto verde e tranquillità come quella che abbiamo trovato in questo ristorante.
Spero di non aver scordato nessuno, e mi scuso se mi sono dilungato, ma è stata una Domenica da ricordare.
Le foto potete ammirarle nell’articolo di Michele in Incontriamoci