scritto da paolacon il 13 09 2010
Ammetto che frequento raramente il mio account su Facebook, ma ultimamente mi sono arrivate alcune e-mail e preso dalla curiosità ho eseguito l’accesso. Dopo pochi minuti mi sono accorto che ero invischiato in alcune applicazioni, che sinceramente non ricordo affatto di aver autorizzato.
Quindi decido di rimuovere due applicazioni in particolare e con non poca sorpresa scopro che mi sono serviti diversi minuti di ricerca, per capire come fare. In particolare, una volta trovato il link di riferimento alle impostazioni è possibile gestire in tutta semplicità le varie applicazioni, ma trovarlo… non è proprio così immediato. Seguite le istruzioni:
Cliccate in alto a destra dello schermo su Account -> Impostazioni applicazioni si apre un piccolo pannello di controllo. (guardate l’immagine acclusa)
Osservando le applicazioni che mostrano quelle autorizzate, è possibile vedere ciò che nel tempo avete accettato interagire con il vostro account. A questo punto rimuovere un’applicazione non più utilizzata o poco consona, è davvero semplice: basterà cliccare sulla x in corrispondenza del nome, e confermarne la rimozione.
Detto ciò non mi resta altro che augurarvi buona pulizia!

Ninja Pendisk: protegge, disinfetta e immunizza la Pen drive USB.

Le chiavette USB (pen drive) sono oramai entrate nella vita di tutti i giorni, se si considera che i loro costi si siano notevolmente abbassati con il passare degli anni.
Quante volte vi sarà capitato che un parente o amico porti la sua “Pennetta” per farvi vedere fotografie o scaricare nel vostro PC file musicali, bene è il momento di utilizzare Ninja e poi procedere in tutta tranquillità.

Infatti, questi utili”attrezzi”, (eredi del vecchio Floppy Disk) sono uno dei principali metodi per la diffusione dei virus (oltre a Internet); questo a causa della loro funzione di Esecuzione Automatica è oramai diventato vettore di fastidiose minacce informatiche. Spesso si tratta di virus “subdoli” (a volte anche invisibili) che talvolta sfuggono anche al nostro fido antivirus installato sul pc ma basta qualche accorgimento in più per evitare tutto ciò:

ad esempio. possiamo utilizzare Ninja Pendisk un piccolo Tool gratuito per Windows Xp/Vista in grado di proteggere la nostra penna Usb da intrusi indesiderati.

Ninja Pendisk è un programmino Stand Alone* (non richiede essere installato). basta semplicemente avviarlo** e subito si preoccuperà di disinfettare gli eventuali file infetti presenti sulla pendrive (in particolar modo controllerà i servizi autorun.inf e ctfmon.exe che sono i più diffusi).
Oltre ad eliminare le infezioni. Ninja Pendisk è in grado di “immunizzare” la nostra pendrive creando un file autorun.inf con permessi speciali per prevenire le future intrusioni.
Download

http://ninjapendisk.com/

*Stand alone, la cui traduzione letterale dall’inglese è autonoma, indica qualcosa in grado di funzionare “da solo“. Per questo motivo, un programma è detto stand alone quando è in grado di avviarsi senza richiedere la procedura d’installazione.

**avviarlo prima di inserire la pen drive

USB

Scritto da Giuliano4.rm

RIPROPONGO QUESTO ARTICOLO DI GIULIANO DEL 9 GIUGNO 2010 PER CHI NON LO AVESSE LETTO E PER CHI LO VOLESSE RILEGGERE.
SONO MOLTO UTILI E SIGNIFICATIVI I COMMENTI: PROPRIO QUESTI HANNO DATO LA SPINTA ALL’IDEA DEL “SALVAGENTE”…

Facebook e le sue insidie

Tutti ormai conosciamo questo strumento e molti di voi sono utenti, io compreso.
Sono passati gli anni 90, dove potevamo permetterci di utilizzare internet come meglio credevamo e senza un minimo di conoscenza in materia d’informatica. Ora che le tecnologie si sono evolute e che il digitale invade la nostra vita quotidiana dobbiamo cercare di stare molto attenti. Potremo pagare cara la nostra negligenza con un semplice clic .

Per quei pochi che non ne fossero informati ho pensato di segnalarvi le possibili insidie di questo Network.

La messaggistica interna di Facebook, le mail per capirsi, non si appoggia a nessun servizio pubblico (non è possibile, per capirsi, messaggiare con la nostra Gmail o Hotmail) ma il tutto è gestito unicamente all’interno del Network. Che cosa distingue quindi una mail rispetto a un’altra? Semplicemente il nome della persona che lo invia. Bene, sappiamo tutti che su Facebook non c’è il minimo controllo di Identità. Ognuno può essere chi vuole e che cosa vuole, saranno gli utenti a dire se dietro c’è realmente la persona o l’attività commerciale che noi sappiamo esistere realmente. Il suo comportamento, e la cerchia di amicizie che saprà generare dichiarano poi la verità. Ma è altrettanto semplice registrare infiniti utenti, con nomi e cognomi di persone conosciute. E non parlo di Personaggi pubblici, ma cose molto più spicciole, come il nome di un ex-fidanzato per capire che sta combinando, o il nome di colleghi che non ci stanno particolarmente simpatici per scoprire qualche loro strana abitudine nascosta.
Non è molto difficile, che ne so, registrarsi con il nome di un nostro “Amico” che sappiamo, essere amico dell’amico, cliccare sul profilo, e inviare una mail, anche se questo non è tra i nostri contatti.
Però le persone più sbadate potrebbero non notare la cosa, soprattutto se il profilo del furbetto è accompagnato dalla foto “rubata” alla controparte reale. Rubare la foto è, infatti, semplice, basta un semplice print screen.
Una cosa del genere è davvero pericolosa, soprattutto alla luce del fatto che su Facebook ci sono utenti giovanissimi, molti ma davvero molti adolescenti che potrebbero facilmente cadere nel tranello. Ma sono convinto che molti “grandi” non eccessivamente smaliziati possano fare lo stesso.

Il problema del rispetto della privacy su Facebook è arrivato sui tavoli dei senatori americani e dei Garanti europei per la privacy: entrambi i soggetti hanno espresso le loro preoccupazioni, e i capi del social network si sono riuniti in fretta per decidere il da farsi.
I senatori americani pretendono che Facebook adotti estensivamente un modello che
vieta la condivisione dei dati se non questa non sia stata esplicitamente autorizzata dagli utenti.
Quest’articolo invece, l’ha fatto il giornale repubblica.it
Furto delle identità su Facebook e Myspace, i due siti più famosi che permettono lo scambio d’informazioni tra amici, e di conoscere persone. L’allarme viene da Londra, dagli esperti del “Get safe online“, sito sponsorizzato dal governo britannico che tutela i naviganti della rete. Tony Neate, un responsabile del sito londinese, è chiaro: “Dovete inserire solo le informazioni che fornireste a un perfetto sconosciuto sull’autobus”. Ai criminali sono sufficienti pochi dati per compiere operazioni bancarie, come dichiara Tome Ilube di Garlik, un’altra organizzazione che si occupa di sicurezza online: “Non è detto che i ladri trovino tutte le informazioni necessarie su siti sulle quali queste si condividono – ha spiegato Tome ma basta qualche dettaglio privato per avviare una ricerca più approfondita sulla persona da truffare.

Certo, Facebook si difende dicendo che è sempre possibile gestire le proprie impostazioni attraverso il funzionamento di opt-out. Ma un’altra informazione del New York Times ci ricorda come siano labirintiche le opzioni a disposizione dell’utente. Soprattutto quello con medie competenze, di certo non si prenderà la briga di andarsi a leggere una pagina delle policy che è più lunga della Costituzione degli Stati Uniti.

Non installate mai file strani dopo aver cliccato su un link ed evitate messaggi poco credibili sulla vostra bacheca.
Con il cambio delle condizioni d’uso, nel febbraio di quest’anno, Facebook consente la
cancellazione completa di tutti i file del nostro account dai propri server. Infatti, se qualche tempo fa, attraverso un lungo e macchinoso metodo, si poteva solo sperare che fossero cancellati, oggi è possibile avviare le procedure per la cancellazione collegandosi alla pagina
http://www.facebook.com/help/contact.php?show_form=delete_account

Seguendo il link di cui sopra viene visualizzato il seguente messaggio:

Elimina il mio account

Se non utilizzerai più Facebook in futuro e desideri che il tuo account sia eliminato, possiamo occuparcene. Tieni presente che non potrai riattivare il tuo account, né recuperare alcun contenuto o informazione, da te aggiunta. Se desideri che il tuo account sia eliminato, fai clic su “Invia”.

In seguito, in una nuova finestra appare il messaggio che comunica all’utente:

Il tuo account è stato disattivato sul sito e sarà eliminato in modo definitivo tra quattordici giorni. Se accedi al tuo account entro i prossimi quattordici giorni, questo sarà riattivato e avrai l’opportunità di annullare la tua richiesta.

Pertanto, in caso d’inattività prolungata per oltre quattordici giorni (mancato accesso al proprio account), il profilo Facebook sarà finalmente cancellato.

Conclusioni

L’operazione è semplice e richiede pochi secondi, ma tutte le informazioni poste nel proprio account saranno perse: bisogna, quindi, fare attenzione prima di scegliere di cancellare il proprio account Facebook!

Spero di essere stato utile.

Giuiano4.rm

scritto da paolacon il 11 09 2010

Tanto dolore a Capua dopo un incidente sul lavoro in cui sono morti tre operai. Stavano lavorando alla bonifica di una cisterna presso lo stabilimento della multinazionale olandese DMS S.P.A. I tre operai stavano provvedendo allo smontaggio di un ponteggio che era stato allestito all’interno del silos di fermentazione. Il ponteggio era utilizzato per la manutenzione. Avevano iniziato le operazioni di bonifica della vasca. Due operai sono stati colti da malore mentre il terzo operaio tentava di soccorrerli finendo, nel fondo della vasca privo di sensi. Quando è scattato l’allarme per i tre operai non c’è stato più niente da fare.
Gli operai deceduti si chiamavano Giuseppe Cecere, di 50 anni, sposato e padre di tre figli, abitava non molto lontano dal luogo dove è avvenuta la tragedia. Gli altre due operai deceduti si chiamavano Antonio Di Matteo 63 anni, originario di Macerata Campania e Vincenzo Musso 43 anni, originario di  Casoria.

Guglielmo

scritto da paolacon il 11 09 2010


Confucio (551 a.C. – 479 a.C.) è stato un filosofo cinese, che visse in Cina in un’epoca di instabilità politica e di diffusa corruzione.
La sua filosofia si basava sull’etica personale e politica, sulla correttezza delle relazioni sociali, sulla giustizia,
sul rispetto dell’autorità familiare e gerarchica, sull’onestà e la sincerità.
Il Confucianesimo ha influenzato profondamente il pensiero e lo stile di vita cinese, coreano, giapponese e vietnamita.

Massime di Confucio

1 Chi impara, ma non pensa, è perduto. Chi pensa, ma non impara, è in pericolo.

2 Se ami quello che fai, non sarà mai un lavoro.

3 Non mettetevi a discutere con un pazzo! Chi vi guarda non distinguerebbe l’uno dall’altro.

4 Se vedi un affamato non dargli del riso: insegnagli a coltivarlo.

scritto da paolacon il 9 09 2010
AGORÀ

In difesa dei mussulmani!
Sakineh, il suo caso, l’emozione che ha suscitatato in tutti noi, non deve essere un pretesto per rinforzare una campagna di astio nei confronti degli “Altri”. Non diventiamo strumento di chi ci vuole manovrare senza che ci si ragioni sopra e si rifletta.
Ho notato, in alcuni commenti di eldyani una tendenza ad identificare il governo iraniano, quindi la politica iraniana di questo regime, con tutti i mussulmani esistenti sulla terra e con quelli che vivono in Italia. Un gran misto di tutto.
Ecco, io direi: cercare di conoscerli prima di odiarli.
Onestamente quanti di noi hanno davvero “parlato” con un mussulmano, quanti di noi li hanno come vicini di casa? Quanti mussulmani conosciamo? Quanti iraniani conosciamo?
Adesso una cosa è l’azione di difesa di un essere umano che prima di tutto rischia la pena di morte e poi in quel modo!!!
E una cosa è tirare noi le pietre contro tutto e tutti, indistintamente.
Sono due problemi diversi e non hanno nulla in comune. Non mischiamo ogni cosa.
Allora tutte le campagne che sono state fatte per difendere dalla sedia elettrica altri esseri umani che erano stati condannati, nei “civilissimi” U.S.A., che si ergono a faro di civiltà e democrazia, le abbiamo dimenticate?
Eppure non diremmo che tutti gli americani sono assassini.
Qui si tratta di uno stato, di un governo e delle sue leggi, non di tutti gli iraniani e addirittura di tutti i mussulmani in generale.
Pensiamo solo per un momento: se ci dicessero all’estero che tutti gli italiani sono mafiosi, camorristi, ladri ed altre amenità.
Bene, purtroppo spesso siamo identificati così; io all’estero ci vivo e lo so bene, ma fa piacere questo?
O se identificassero tutti i cattolici con i preti pedofili?
Non facciamoci strumentalizzare e concentriamo le nostre forze per la causa di Sakineh e di tutte le donne perseguitate.
Non facciamoci utilizzare dai giochi della politica e cerchiamo di non dimenticare, nel caso dell’Iran, che pochi mesi fa ci sono state delle lotte sanguinose tra studenti e “regime”. Sosteniamo chi lotta per una giusta causa.
Fino a che Sakineh non sarà giudicata da una giuria regolare, e fino a che non sarà abolita la lapidazione e la pena di morte, continuiamo a farci sentire, ma alleiamoci anche con quei cittadini che niente hanno a che fare con l’attuale regime di terrore.
Questo è il mio pensiero.
Paolacon   09 settembre 2010


PER ORA QUESTA MANO è STATA FERMATA!!!

Sakineh, sospesa la sentenza”Caso sottoposto a revisione”

Sakineh: confermata sospensione pena, resta sotto esame

TEHERAN – Il ministero degli Esteri iraniano ha confermato oggi la sospensione della pena alla lapidazione di Sakineh Mohammad Ashtian, accusata di adulterio.

”La condanna a morte (mediante lapidazione) per adulterio della Signora Ashtiani è stata sospesa
e il suo caso verrà rivisto. L’accusa per concorso in omicidio è  in corso di valutazione”.
Questa la dichiarazione del ministro degli Esteri iraniano Ramin Mehmanparast

APPARE UN ARCOBALENO!!!!

scritto da paolacon il 8 09 2010
Marc Chagal-La vita

Ho perdonato errori quasi imperdonabili,
ho provato a sostituire persone insostituibili e dimenticato persone indimenticabili.
Ho agito per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero fare,
ma anch’io ho deluso.
Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per proteggerlo;
mi sono fatto amici per l’eternità.
Ho riso quando non era necessario, ho amato e sono stato riamato,
ma sono stato anche respinto.
Sono stato amato e non ho saputo ricambiare.
Ho gridato e saltato per tante gioie, tante.
Ho vissuto d’amore e fatto promesse di eternità,
ma mi sono bruciato il cuore tante volte!
Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto.
Ho telefonato solo per ascoltare una voce.
Io sono di nuovo innamorato di un sorriso.
Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e…
ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale (che ho finito per perdere)…
ma sono sopravvissuto!
E vivo ancora! E la vita, non mi stanca… E anche tu non dovrai stancartene.
Vivi!
È veramente buono battersi con persuasione,
abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando,
perchè il mondo appartiene a chi osa!
La Vita è troppo bella per essere insignificante! [Charlie Chaplin]
(suggerita da calcio2.ce)

Vogliamo prendere questo scritto come spunto e “parlarne insieme”?

Quest’articolo è frutto di  collaborazione tra eldyani, Franco Muzzioli mi suggerisce di aggungere un video molto idoneo e seguo subito il suo consiglio.
La musica è stata scritta proprio da Charlie Chaplin per il film “Tempi Moderni”


Le parole sono bellissime le metto con tanto di traduzione.

Smile, though your heart is aching,

Smile, even though it’s breaking

When there are clouds in the sky, you’ll get by

If you smile through your fear and sorrow

Smile and maybe tomorrow

You’ll see the sun come shining through for you

Light up your face with gladness,

Hide every trace of sadness.

Although a tear may be ever so near

That’s the time you must keep on trying

Smile, what’s the use of crying?

You’ll find that life is still worthwhile

If you just smile

Sorridi, anche se il tuo cuore è dolorante,

Sorridi, anche si sta spezzando

Quando ci sono nuvole nel cielo, andrà meglio

Se sorridi nel tempo della tua paura e pena

Sorridi e forse domani

Vedrai il sole splendere attraverso (le nuvole) per te.

Illumina il tuo viso con letizia,

Nascondi ogni traccia di tristezza.

Anche se una lacrima può essere già così vicino

Questo è il tempo in cui devi continuare a provare,

Sorridi a che cosa serve piangere?

Troverai che la vita vale ancora la pena

Se semplicemente sorriderai.


AGORÀ

A firma (el.sa.) su di un Venerdì di Repubblica di metà agosto, si parla delle nostre amate acque marine.
“Ci risiamo.” -inizia l’articolista- “L’anno scorso parlammo di come i laghi lombardi fossero diventati improvvisamente puliti grazie al ritocco al rialzo degli indici di tollerabilità dell’inquinamento. Quest’anno è toccato ai mari, che secondo la denuncia di Legambiente sono stati ripuliti per decreto”. Il  bello  è, che questa misura legislativa parte da una direttiva europea pensata per mari del nord, dove la stagione balneare è breve, l’acqua è  fredda e con maggiore  ricambio. Ovviamente noi abbiamo preso la palla al balzo… dobbiamo pur “gabbare lo santo…”!


La stessa cosa avviene per l’inquinamento atmosferico, siamo pieni di polveri sottili e di CO 2, come si fa? Ma si alza per decreto la tollerabilità di questi elementi cancerogeni ed il gioco è fatto.
Così si fa per la giustizia, fai un bel falso in bilancio?
Hai un processo in corso e hai necessità di una bella prescrizione?

Ti abbassano l’asticciola delle regole et tout va très bien.
Noi continuiamo a nasconderci dietro un dito, basta che ci lascino stare… anche male, inquinati, fregati, con i soliti profittatori che fanno i cavolacci loro……
io mi auguro che possiamo uscire da dietro quel dito, molto incazzati, cominciando  a far valere i nostri diritti.
Franco Muzzioli  settembre 2010

scritto da paolacon il 6 09 2010
LE MUSE (varia umanità, cultura)

L’estate è il periodo nel quale anche ai maschi capita di sfogliare giornali come: “Chi” – “Diva” ecc.


Al caldo, in meriggi assolati, seduti su di una sdraio, con accanto una bibita fresca, per non far salire troppo la temperatura del cervello occupato in queste profonde letture. E anche noi vecchi, o meno vecchi , ci godiamo le tette della Marcuzzi “rubate” (che ridere!) da un solerte paparazzo, o le mille feste  tra la Costa Smeralda e Portofino, dove vecchi bacucchi, stilisti, milionari, politici o semplicemente truffatori, si spupazzano giulive fraschette dai costumi invisibili.
E’ il bello che mettono anche l’età…lui 68…lei 26, ma accade anche che per una lei “nota” si legga….lei 48…lui 30.
E noi con la lingua fuori alla Fantozzi, ci immaginiamo nei loro panni seduti su di un lussuoso jot, con gambe e sederi svettanti da tutte le parti.  Oppure ci pensiamo immersi nel sontuoso verde di una delle tante dimore del nostro regale Presidente del Consiglio, contornati  da guardie del corpo e da una famiglia di tutti bellissimi, con sorrisi a 32 denti 32.

Mi viene in mente che la nonna mi raccontava che ai suoi tempi esistevano persone veramente povere e che un carbonaio, dal quale lei si riforniva, alla domenica diceva ai suoi figli: ” Sà stè boun, av pòrt a vèder a magnèr al zlè” (Se state buoni, vi porto a vedere a mangiare il gelato).
Non era un tantalico supplizio, era già qualcosa guardare i figli dei signori che leccavano sorbetti, l’occhio accontantava un po’.
Noi non facciamo la stessa cosa leggendo e guardando quelle belle pagine di letteratura giornalistica, immergendoci in un mondo di miliardi, frivolezze, sesso e cià cià  cià ?


Franco Muzzioli  settembre 2010

scritto da paolacon il 6 09 2010

Tra vent’anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto
che da quelle che hai fatto.
Perciò molla gli ormeggi,
esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele.
Esplora. Sogna. Scopri.
Mark Twain

Vele di Giacomo Balla (1919)

scritto da paolacon il 5 09 2010
AGORÀ

Attivismo da clic
Sakineh: centomila firme al nostro appello (titolo di un giornale)

Questa vicenda mi ha fatto ricordare quanto letto sulle pagine di un giornale di qualche settimana fa il clicktivism (dispregiativo in inglese di clic) ha alienato un’intera generazione di aspiranti attivisti, a furia di campagne inefficaci e illusorie. «Promuovendo la falsa speranza che navigare su Internet possa bastare per cambiare il mondo, il clicktivism.
Negli ultimi tempi molto si è discusso del valore dell’attivismo online. In tanti hanno iniziato a chiedersi se al proliferare di appelli e petizioni digitali corrisponda davvero un reale impegno nel tentativo di cambiare le cose. E se, l’attivismo digitale, da clic compulsivo, serva davvero a qualcosa. Secondo i più critici si tratterebbe solo di una forma degradata di partecipazione civile, che ha trasformato l’impegno in una questione di clic.
Rapida ricerca e scopro che attivismo online è più o meno iniziato nel 1998, quando una coppia di americani fondò MoveOn: Democracy in Action. All’inizio si trattava solo di un gruppo di persone che diffondevano petizioni e appelli via email (il primo fu quello con cui si chiedeva al Congresso americano di continuare a portare avanti i procedimenti per l’impeachment di Bill Clinton). Oggi MoveOn è una delle più grandi organizzazioni no profit americane, ed è da qualche tempo considerata il modello delle nuove forme di attivismo politico e civile online. Il suo metodo sfrutta in larga parte i meccanismi del marketing, e per questo è spesso accusato di trattare la promozione delle cause sociali allo stesso modo di quella dei rotoli di carta igienica.
E’ forse finita la fede nelle idee, o la poesia dei fatti, a innescare il cambiamento sociale?
Ora invece a dettare le linee sono i test A/B (un test usato nel marketing online per misurare il gradimento di due o più versioni di una stessa pagina, ndr) e i messaggi più letti.
In poche parole stando comodamente seduti a casa davanti a un PC, magari fumando una sigaretta o gustandosi un caffè (alla cannella nel mio caso) con un clic si partecipa a questa forma di attivismo.
Tanto che un altro termine con cui ci si riferisce all’impoverimento dell’attivismo digitale è slaktivism, dall’unione dei due termini slackeractivism. In inglese slacker slaktivism si vuole quindi suggerire che fare attivismo online è semplicemente un modo pigro e facile per tenere a posto la propria coscienza. Le firma di una petizione su Facebook o la diffusione di qualche video connesso a cause sociali sono spesso citati come esempi di questa pratica.
significa “lavativo”, con

Forse è arrivato il momento di porsi una domanda molto difficile: siamo sicuri che i risultati ottenuti attraverso queste campagne online valgano le perdite subite dalle organizzazioni più tradizionali, che sempre più spesso sono snobbate dalle persone che preferiscono forme più comode – ma la cui efficacia deve ancora essere tutta dimostrata ? Non si tratta di cercare di capire se il lavoro di slaktivist equivale al lavoro silenzioso e spesso non riconosciuto di un solo attivista tradizionale. Il vero problema qui è capire se la sola scelta dello slaktivism possa disincentivare l’azione concreta di quelle persone che in passato si sarebbero confrontate direttamente con dimostrazioni, volantinaggio e sit-in. Spingendole a preferire una più facile sottoscrizione altre iniziative ma sempre online?

Giuliano 4.rm

scritto da paolacon il 1 09 2010
LE MUSE (varia umanità, cultura)

Questa è la domanda che vorrei porre agli amici eldyani, riflettiamo e cerchiamo di trovare una risposta.


Perché abbiamo centinaia di amici in internet, ma stiamo perdendo anche per strada i legami che contano davvero?


Un’indagine conferma che il numero dei nostri amici “reali” si è ridotto di un terzo rispetto a 20 anni fa. Oggi, una persona su quattro non ha nessuno con cui parlare di questioni importanti. Colpa di e-mail, chat, social network, che ci hanno resi analfabeti emotivi, incapaci di capire e condividere sentimenti ed emozioni.
Questo è il paradosso: siamo iperconnessi con il mondo attraverso mille strumenti tecnologici, ma non riusciamo più a creare rapporti profondi e duraturi, per i quali serve il contatto umano. Tutto ciò crea, senza dubbio, l’isolamento e la sfiducia nel prossimo, minando sempre più la coesione sociale.
C’è tanta solitudine, l’amico virtuale e l’amico di carta, sostituisce il vero amico, a tal punto che ci sentiamo più vicini e legati a lui che all’amico d’infanzia con cui abbiamo fatto un intero percorso di vita. Pronti a gioire e soffrire con lui pur non avendolo mai incontrato, fatto questo, difficile da spiegare razionalmente, la scomparsa del caro amico Antonio di Eldy ne è una prova.
A noi adulti spetta il compito di aiutare bambini e adolescenti, i “nativi digitali”a riscoprire quanto siano insostituibili la comunicazione e lo scambio faccia a faccia.

Lucy.tr  1° settembre 2010

Golconde René Magritte

scritto da paolacon il 31 08 2010
AGORÀ

E se accadesse anche da noi…
Siamo alla fine di agosto, le vacanze e il “grande esodo “ sono finiti. Da bravi cittadini abbiamo ascoltato tutti i bollettini del Ti Gi sulle condizioni del traffico e delle strade ed abbiamo tutti viaggiato facendo ugualmente code interminabili…
Per consolarci e sperare che non accada mai da noi (ma siamo sulla buona strada…) ecco una notizia dalla Cina che fa pensare…

Il giornale così ci dice: “Cina, enorme ingorgo in autostrada 100 km di coda, in fila da nove giorni.
I lavori di manutenzione sulla National Expressway 110 hanno deviato il traffico su una strada parallela dove dal 14 agosto si è formato un serpentone di macchine e Tir. Bancarelle di ogni tipo affiancano i mezzi fermi”
I camion sono bloccati da parecchi giorni in autostrada da più di dieci giorni ormai, da Pechino verso il Tibet. Lo smaltimento della “coda” è previsto x metà settembre e visto che in Cina tutte le cose sono in dimensioni megagalattiche, le autorità di Pechino hanno inviato 400 vigili per regolare il traffico che procede alla velocità di uno o due km l’ora.
Chi se n’è avvantaggiato è stata la popolazione locale che ha organizzato bancarelle e piccoli commerci.
Se non fosse vera sarebbe grottesca, ma che farà la gente? Dormirà x la strada? Avvierà commerci sul posto? Vivrà una seconda vita lì?


scritto da paolacon il 30 08 2010
AGORÀ

SENATORI A VITA
Ultimamente abbiamo letto su giornali autorevoli, se ha senso nominare i senatori a vita :- Vedi gli ex presidenti della Repubblica , e altri personaggi come la Montalcini etc . E badate bene, hanno diritto di voto e sono sempre assenti.Questo vuol dire, lontani dai problemi politici. La domanda viene spontanea:- Ma avete mai visto un operaio nominato –Senatore a vita?- E non mi venite a dire che non hanno dato a questa Repubblica. Prendi un addetto  alla catena di montaggio, lo riducono come un robot, e due soldi di pensione. Un cavatore, operai  alla manutenzione delle strade con questi caldi torridi, un operaio della miniera, un contadino, un pescatore… e lungo sarebbe l’elenco. Ma mai, mai un operaio, un lavoratore, ch’io sappia,  è salito su quella poltrona di-Senatore della Repubblica –  a vita. Se qualcuno è fortunato, gli danno una medaglietta di Cavaliere del lavoro e una pergamena.
Eppure ci hanno sempre insegnato che:- L’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro. Devo ammettere che vengo da un altro pianeta, e pertanto mi rimane difficile essere, e rimanere inquadrato negli schemi. A volte, dialogando con lo scomparso Antonio di Livorno, si affrontavano questi problemi, e la risposta rimaneva sempre in aria. La verità sta, come dice un altro senatore a vita, Andreotti, nelle mani di chi pigia i bottoni. E più volte ha detto questo grand’uomo che  :- Il potere logora chi non ce l’ha-. Belle parole degne di uno statista. Sono come quei preti che predicano bene e razzolano male.
E si legge ancora su questi giornali autorevoli che sono la mente del potere che, Bossi lo faranno Senatore a vita. Alcuni scrivono chiaramente il suo nome. Ma come, non è quel ministro della Repubblica Italiana che ha sempre gridato:- Roma Ladrona-
Dal basso della mia scranna  propongo il prossimo senatore a vita , una donna, una contadina. Magari madre di cinque o sei figlioli che lavora la terra e governa le bestie, e va a riposare quando tutto è a posto?
Immaginatevi questa donna seduta su quella poltrona, con le guance rosse, con i capelli tenuti da una semplice permanente… Non occorre che prenda la parola, il suo sguardo direbbe tutto. Lo so che le mie uscite danno noia a molti, ebbene, basta dirlo amici eldyani, conosco ad occhi  chiusi la via delle Apuane .
Giulio.lu  30 agosto 2010

nota

senatori attuali
Dott. CIAMPI Carlo Azeglio
Dott. SCALFARO Oscar Luigi
Dott. ANDREOTTI Giulio
Dott. COLOMBO Emilio
Dott.ssa LEVI-MONTALCINI Rita
Dott. PININFARINA Sergio